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Legambiente,3 mln cittadini e 500 Comuni ‘liberi da rifiuti’

Redazione

Oltre 3 milioni di cittadini sono ‘rifiuti-free’ pari a quasi 500 Comuni liberi dalla spazzatura; in testa c’è sempre il nord con l’82% di questa amministrazioni, poi il sud (10%) e il centro (8%). Maglia rosa al Veneto che mantiene la percentuale più alta di Comuni virtuosi (29,2%); segue il Friuli Venezia Giulia (27,8%) e il Trentino Alto Adige (18,7%). Tra i capoluoghi migliori, ci sono Pordenone, Treviso, Belluno, Trento (tutti e quattro ‘rifiuti-free’). Questa la fotografia sull’Italia dei rifiuti scatta nel nuovo rapporto di Legambiente ‘Comuni Ricicloni 2017’, presentato oggi a Roma nel corso della giornata conclusiva del ‘IV Ecoforum’ (e in cui si premia il contenimento della produzione di rifiuti selezionando solo i Comuni che producono meno di 75 kg di rifiuto secco indifferenziato per abitante all’anno).
“Sull’economia circolare anche le grandi città possono fare la differenza – dichiara la presidente di Legambiente Rossella Muroni – ce lo dimostra la città di Milano, prima metropoli italiana ad aver superato la soglia del 50% di raccolta differenziata che, con un milione e trecentomila abitanti serviti dal ‘porta a porta’, è la prima metropoli in Italia e la seconda in Europa dopo Vienna”, tanto che “New York è interessata a replicare questo modello”.
In particolare, al nord, aumentano i comuni lombardi che passano dai 76 Rifiuti Free dello scorso anno agli attuali 90 di cui 20 oltre i 10 mila abitanti; e quelli trentini (+5). Stabili Friuli Venezia Giulia, Liguria ed Emilia Romagna. Assente, di nuovo, la Valle d’Aosta, mentre il Piemonte piazza il suo primo Rifiuti Free oltre i 10 mila abitanti, Cossato. Dal report emerge che “l’83% dei Comuni a bassa produzione di rifiuti indifferenziati fa parte di un consorzio o di una comunità montana”.Secondo il rapporto aumentano i Comuni di una certa dimensione che contengono la produzione dei rifiuti indifferenziati: Carpi, in Emilia Romagna con 71 mila abitanti, Cassano Magnago, Tradate e Suzzara (tutti con più di 20 mila abitanti) in Lombardia, e cinque Comuni toscani tra cui Empoli (Fi) con 54 mila abitanti e Capannori (Lu) con 46 mila. Dieci comuni di medie dimensioni anche in Veneto e uno (Pergine Valsugana) in Trentino. Le novità al centro: tre Comuni in più rispetto allo scorso anno nel Lazio. La ricomparsa al sud del Comune di San Michele di Ganzaria in Sicilia e il calo sostanzioso in Abruzzo che passa da 12 a 5 realtà. Per il resto, escludendo l’assenza di un buon numero di Comuni della Campania, si riconferma il trend degli anni precedenti, compresa l’assenza della Puglia. Nelle classifiche dedicate ai consorzi sopra i 100 mila abitanti continua il testa a testa “tra due colossi trevigiani, il Consiglio di Bacino Priula e il Consiglio di Bacino Sinistra Piave, che servono rispettivamente 554 mila abitanti e 310 mila abitanti; anche AeT2000 e Mantova Ambiente fanno la loro parte (produzione pro-capite di indifferenziato di circa 560 mila cittadini poco oltre i 75 Kg all’anno per abitante). Tutti in Trentino i consorzi della prima parte della classifica al di sotto dei 100 mila abitanti con AMNU, ASIA e Fiemme Servizi con un contenimento della produzione al di sotto dei 50 Kg all’anno per abitante. I Comuni che hanno deciso per la tariffa puntuale sono 247, 95 quelli che hanno scelto la normalizzata.

“Stiamo disegnando un Paese che va bene. Ma abbiamo ancora qualcosa che non va perché quando penso al 35-40% di rifiuti che ancora vanno in discarica mi vengono i capelli dritti”. Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti intervenendo alla premiazione di Comuni ricicloni, l’iniziativa di Legambiente sui rifiuti presentata oggi a Roma nella giornata finale del IV Ecoforum. “I nuovi obiettivi Ue dovrebbero essere il 10% o il 5% di rifiuti in discarica, e il 70% di differenziata. Voglio arrivarci anch’io – osserva Galletti -. Alle Regioni e ai Comuni dico però che non voglio più rifiuti che girino per l’Italia o all’estero come delle palle da bowling. Venitemi a dire come volete fare a raggiungere quegli obiettivi ma venite con piani credibili. Insomma pensateci voi, a qual è la cosa migliore da fare per raggiungere questi obiettivi”.”Oggi non abbiamo un problema di nuove regole. Non dobbiamo fare nuove leggi sulla raccolta differenziata e sullo smaltimento. La dimostrazione che le leggi funzionano, per esempio, è qui oggi davanti a noi, con risultati eccezionali. Anzi, semmai il problema non è quello di aggiungere ma di sburocratizzare, togliere qualche norma per i Comuni”. Lo afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti intervenendo alla presentazione di ‘Comuni ricicloni’, il report di Legambiente sui rifiuti che premia i migliori Comuni d’Italia. “Il nuovo trend di infiltrazione mafiosa è il settore del traffico di rifiuti, di quasi tutte le organizzazioni mafiose”. Lo ha affermato il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, nel corso della presentazione della Relazione annuale della Direzione nazionale Antimafia, alla presenza della presidente della Commissione, Rosy Bindi. Il procuratore Roberti ha poi sottolineato che “Cosa nostra siciliana è in un momento di crisi” mentre le “presenze delle mafie straniere si sono particolarmente aggravate nell’ultimo periodo”. Dei 54 mila detenuti, 18.500 sono stranieri, pari al 33%. “Se non c’è integrazione questi soggetti diventano facile preda della criminalità. Il tema della integrazione si pone in modo impellente”, ha detto Roberti.

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