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Uccide la moglie e si spara

Redazione

Un agente della polizia penitenziaria, Giovanni Petrasso, di 53 anni, ha ucciso con la propria pistola d’ordinanza la moglie di 48, Maria Grazia Russo, e si é suicidato, sparandosi con la stessa arma. Il fatto é accaduto nell’abitazione della coppia, a Montalto Uffugo. In casa, in un’altra stanza, c’era la figlia diciottenne dei due, che é rimasta illesa. É stata la ragazza ad avvertire i carabinieri dell’omicidio-suicidio dopo che é entrata nella stanza in cui si trovavano i genitori ed ha visto i loro corpi riversi sul pavimento. Un’altra figlia più grande della coppia vive fuori dalla Calabria per motivi di studio. Tra Petrasso e la moglie, secondo quanto é emerso dalle indagini dei carabinieri, negli ultimi tempi c’erano liti frequenti per normali problemi di coppia, ma nessuna denuncia per maltrattamenti o per altro.

Accusava il marito di tradirla Maria Grazia Russo, 48 anni, uccisa stamattina con tre colpi di pistola a Montalto Uffugo dal coniuge, Giovanni Petrasso,53 anni, agente di polizia penitenziaria nel carcere di Cosenza. É quanto é emerso dalle indagini dei carabinieri della Compagnia di Rende sull’omicidio-suicidio accaduto stamattina a Montalto Uffugo.

Per questo tra i due c’erano liti frequenti l’ultima delle quali é avvenuta proprio stamattina al culmine della quale Petrasso ha ucciso la moglie e si é poi sparato. Dalle indagini é stato appurato inoltre che quando la figlia diciottenne della coppia ha sentito gli spari e si é precipitata in bagno, la madre era stata appena uccisa ed il padre era in piedi accanto al box doccia con la pistola in mano.

L’uomo ha chiesto alla figlia di andare nella sua stanza, invito che la ragazza, in stato di choc, ha accolto. Poco dopo Petrasso si é puntato la pistola d’ordinanza alla tempia ed ha fatto fuoco. Quando sul posto sono arrivati i carabinieri ed il 118, Petrasso era ancora vivo, ma é morto pochi minuti dopo.

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