Nel piano di impresa l’albergatore potrà decidere di destagionalizzare anche con l’incremento dei posti letto, se la struttura non ha un numero di camere adeguato. E lo potrà fare all’interno della fascia di salvaguardia dei 300 metri dal mare. Sarà la Regione a dare l’eventuale via libera valutando la coerenza del progetto con le leggi di pianificazione urbanistica. E’ la novità emersa dal confronto organizzato ad Azrachena da Federalberghi con l’assessore regionale all’Urbanistica Cristiano Erriu.
Il disegno di legge in materia proposto dalla Giunta inizierà nei prossimi giorni l’esame in commissione per poi approdare in Aula. “Accogliamo con favore questa novità sottolineando che noi siamo i primi ambientalisti e non siamo assetati di cemento – spiega il presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca – Non vogliamo regole che ci favoriscano, ma norme chiare, semplici e certe che ci permettano di destagionalizzare e di fare turismo. Nell’Isola non sono sicuramente gli alberghi ad avere deturpato l’ambiente: facciamo quindi una distinzione tra alberghi e seconde case”. Su un punto gli albergatori non transigono: “non ci possono essere hotel di serie A o di serie B, tutti devono potersi mettere al passo con i tempi, sia nei 300 metri dal mare che al centro della Sardegna”.
Erriu non nasconde le difficoltà che incontrerà la nuova legge Urbanistica, con due questioni, sottolinea l’esponente della Giunta, che genereranno uno scontro politico “anche feroce”: la norma che consente l’ampliamento di nuove volumetrie alle strutture ricettive esistenti anche nei 300 metri dalla battigia e quella sui grandi progetti. Sulla prima, chiarisce l’assessore, “non si deroga il Ppr perchè lo stesso prevede la possibilità del miglioramento a determinate condizioni. Oggi bisogna adeguare i servizi alle varie forme di turismo e ci si può confrontare su altre questioni, come la dimensione ottimale delle stanze.
La discussione è aperta, c’è chi dice che il numero dei posti letto non può cambiare, ma questo può avere senso solo per alcune tipologie, certo non le piccole strutture”. Secondo Erriu, “ambientalismo e crescita possano coesistere e questa legge deve essere capace di tutela e salvaguardia, ma anche di sviluppo”. Suggerimenti da Agostino Cicalò, presidente di Unioncamere. “La Sardegna – spiega – deve decidere quale prodotto turistico mettere in pista: creiamo quindi la destinazione, poi ovviamente la legge urbanistica dovrà essere compatibile con il progetto. Peccato, però, che ancora non abbiamo questo sistema”.
ZANCHETTA, ANCHE NUOVI HOTEL IN FASCIA 300 METRI – “Non solo ampliamenti e ristrutturazioni, ma nel caso di importanti e sostenibili progetti, anche nuovi alberghi, attraverso accordi di programma, potrebbero a parer mio essere realizzati nella fascia dei 300 metri: occorre però dimostrare la ricaduta sul territorio”.
Lo ha detto il consigliere regionale dell’Upc, Pierfranco Zanchetta, intervenendo alla Cantina Surrau di Arzachena, all’incontro organizzato da Federalbarghi, sulla proposta di legge urbanistica della Giunta regionale. “So che queste mie affermazioni porteranno a delle polemiche – ha precisato – ma credo che la sfida che abbiamo dinnanzi sia la sostenibilità che non va compressa, perché rappresenta l’identità, la cultura e il territorio. Credo che siamo pronti a questa sfida ma bisogna avere il coraggio di fare le scelte. E poi è necessario che gli interventi proposti siano di grande qualità”.