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G20, scontri con centinaia di feriti. Intesa Usa-Russia su tregua nel sudovest della Siria

Redazione

Tensione alle stelle ad Amburgo nella giornata di apertura del G20. Dopo i disordini di ieri, la polizia tedesca è intervenuta anche stamani con gli idranti per disperdere un blocco di manifestanti anti-summit sulle rive del lago Outer Alster, a poca distanza dal luogo che ospita il vertice. Il numero dei poliziotti feriti negli scontri è salito a 159. E, secondo quanto riferito da un portavoce degli autonomi di sinistra che stanno protestando ad Amburgo contro il G20, citato dallo Spiegel, sono un centinaio i manifestanti rimasti feriti.

Le forze dell’ordine non danno una stima a riguardo. Georg Ismail, la fonte citata dal magazine, ha denunciato “un’azione terrorizzante da parte della polizia”, affermando che i diritti democratici di chi protesta vengono ignorati. Anche Attak, nella tarda serata di ieri, aveva contestato alla polizia di Amburgo di aver voluto impedire la manifestazione.

I manifestanti anti-G20 hanno impedito alla first lady americana Melania Trump di lasciare la propria residenza e di prendere parte al programma previsto per i partner dei capi di Stato. Lo scrive la Dpa. Donald Trump e sua moglie alloggiano nella dimora per ospiti del Senato cittadino.  A causa degli scontri, dunque, c’è stato un cambio programma per i consorti dei capi di stato ad Amburgo. Salta la visita al centro di ricerca climatica, prevista dopo pranzo e voluta dal marito di Angela Merkel. In alternativa, esperti del clima terranno una conferenza all’Hotel Atlantic

 Accordo Usa-Russia su tregua nel sudovest della Siria –  Bilaterale tra il presidente Usa Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin a margine del G20 di Amburgo. “E’ un onore incontrarla”, ha detto Trump all’inizio stringendo la mano di Putin. Al colloquio partecipano anche i rispettivi ministri degli Esteri, Lavrov e Tillerson. Gli Usa e la Russia hanno raggiunto un accordo per un cessate il fuoco nel sudovest della Siria, riferiscono fonti ufficiali ad Amburgo. Le stesse fonti hanno spiegato che la Giordania e Israele – due alleati di Washington – sostengono l’accordo. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha spiegato che Usa e Russia si assumeranno la responsabilità di far rispettare la tregua nella zona cuscinetto nel sud-ovest della Siria e garantire accesso aiuti umanitari.

Gentiloni al G20, un dovere unità su terrorismo  “Possono esserci visioni geopolitiche diverse tra noi ma abbiamo il dovere di essere uniti contro il terrorismo. Sulla scia della dichiarazione di Taormina è importante un messaggio del G20”. Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni, nel suo intervento alla prima sessione del G20, dedicata al terrorismo.

 

 

Bilaterale tra la cancelliera Angela Merkel e il premier canadese Justin Trudeau, a margine del G20. Dopo la stretta di mano davanti ai fotografi e uno scambio di battute, i due leader hanno iniziato il colloquio a porte chiuse.

MESSAGGIO DEL PAPA -“Nei cuori e nelle menti dei governanti e in ognuna delle fasi d’attuazione delle misure politiche c’è bisogno di dare priorità assoluta ai poveri, ai profughi, ai sofferenti, agli sfollati e agli esclusi, senza distinzione di nazione, razza, religione o cultura, e di rigettare i conflitti armati”. E’ l’appello del Papa contenuto nel suo messaggio per il G20 di Amburgo. “La storia dell’umanità, anche oggi, ci presenta un vasto panorama di conflitti attuali o potenziali. La guerra, tuttavia, non è mai una soluzione”, ha ribadito il Papa. “Mi sento obbligato a chiedere al mondo di porre fine a tutte queste inutili stragi”. Lo scopo del G20 “è quello di risolvere in pace le differenze economiche” ma “ciò non sarà possibile se tutte le parti non si impegnano a ridurre sostanzialmente i livelli di conflittualità, a fermare l’attuale corsa agli armamenti”.

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