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Incendi: brucia ancora il Sud, schierato l’esercito. Due morti in Calabria

Redazione

1.200 interventi vigili fuoco, 900 uomini impegnati – Alle 18 di ieri si sono registrati circa 1.200 interventi in Italia per gli incendi boschivi e di vegetazione da parte dei vigili del fuoco. Più di 400 automezzi antincendio a supporto dei 900 uomini dispiegati sul territorio nazionale. Il numero maggiore di roghi si è verificato nuovamente in Sicilia, dove i Vigili del fuoco hanno effettuato 499 interventi. Seguono la Puglia con 259 interventi, la Calabria e la Campania con 249 e il Lazio con 190.

Impegnati anche 14 Canadair e 21 elicotteri della Flotta aerea dello Stato. La gran parte dei roghi si è registrata in Sicilia, dove i Vigili del fuoco hanno effettuato 260 interventi. Seguono la Calabria (176), la Campania (162), il Lazio (141) e la Puglia (110). In Sicilia in particolare sono ancora interessate dalle fiamme le province di Palermo, nei comuni di Monreale e di San Mauro di Castelverde; di Catania, nei comuni di Adrano e Castiglione della Sicilia; di Messina, nei comuni di Castelmola e Librizzi; di Siracusa, nel comune di Avola. In Campania si registrano ancora roghi, sia nel napoletano che in provincia di Salerno: ad Ottaviano i vigili del fuoco hanno dovuto proteggere un’attività ospedaliera, mentre le fiamme hanno raggiunto anche Positano, in costiera amalfitana. Migliora invece leggermente la situazione sul Vesuvio. Seri problemi anche in Calabria, dove ci sono state criticità sia in provincia di Reggio Calabria sia di Cosenza. Qui numerose squadre sono intervenute nel territorio del comune di San Pietro in Guarano, dove durante le operazioni di spegnimento è stato ritrovato il corpo di una persona morta. Diversi interventi, infine, anche in Basilicata dove 4 squadre dei vigili del fuoco, con l’ausilio di una Canadair e di un elicottero, sono intervenute nel territorio del comune di Bernalda, in provincia di Matera, per un incendio che ha interessato una pineta. Evacuati a scopo precauzionale tre campeggi.

Sono circa diecimila le utenze telefoniche interrotte nelle aree di Venosa, Maschito, Lavello, Montemilone e Palazzo San Gervasio, a nord della provincia di Potenza, a causa di un incendio che ha danneggiato tre cavi telefonici: sono in corso gli interventi per il ripristino graduale dei collegamenti, che secondo quanto riferito dal rappresentante della Tim, “dovrebbe avvenire nella tarda serata di oggi”. E’ quanto è emerso oggi, a Potenza, nella sede della Prefettura, nel corso della riunione del Centro Coordinamento Soccorsi sui roghi che hanno riguardato diverse zone della Basilicata. Nelle aree in cui si è verificata l’interruzione dei collegamenti telefonici, i casi di emergenza possono essere segnalati alle forze dell’ordine attraverso il 112 “che risulta operativo”.

Aumenta il numero delle persone evacuate a causa dell’incendio divampato dalla frazione di Berruiles, vicino a Budoni. In 400 sono stati costretti a lasciare le proprie abitazioni nelle frazioni di Lodduì, Birgalavò e Malamurì. Ne danno notizia i carabinieri di Nuoro che in serata hanno diramato i dati ufficiali.

Abbiamo bloccato tutte le vie di accesso al Parco Nazionale e stiamo pattugliando assiduamente il territorio per segnalare nuovi roghi e individuare e bloccare eventuali piromani”. Così all’ANSA il maggiore Carlo Bianchi, comandante del II gruppo tattico Terra dei Fuochi dell’Esercito, dallo scorso primo luglio al lavoro con 48 uomini e quattro mezzi tattici sulle pendici del Vesuvio.

Dalle 15, alimentati dal caldo ma soprattutto dal vento di maestrale si sono sviluppati e propagati roghi in diverse parti dell’isola. Il più grave è ad Arzana, in Ogliastra. Le fiamme si stanno avvicinando pericolosamente al centro abitato, tanto che la Protezione civile ha deciso di evacuare una casa per anziani e alcune abitazioni. Sul posto stanno operando Corpo forestale, vigili del fuoco e volontari: dall’alto due elicotteri sganciano ‘bombe’ d’acqua per sconfiggere il fuoco, presto si affiancherà anche un Canadair. Le fiamme si stanno spostando sul versante Lanusei-Elini. Chiusa la strada Lanusei-Arzana.

Tre aerei anti-incendio francesi “sono in rotta per dare aiuto ai colleghi italiani”. Lo ha annunciato il portavoce della Commissione europea, Alexander Winterstein, specificando che gli aerei sono stati mobilitati dopo la richiesta di aiuto presentata formalmente dalla Protezione civile italiana alla Ue.

In un mese, da metà giugno ad oggi, è andato in fumo in Italia tutto quel che è bruciato nell’intero 2016. E’ la fotografia dell’emergenza incendi che emerge dai dati di Legambiente: sono infatti 26.024 gli ettari di superfici boschive persi nelle fiamme, pari al 93,8% della superficie totale bruciata nell’intero anno scorso. Le regioni più colpite sono la Sicilia con 13.052 ettari in fiamme, la Calabria con 5.826 e la Campania con 2.461. A seguire Lazio (1.635), Puglia (1.541), Sardegna (496), Abruzzo (328), Marche (264), Toscana (200), Umbria (134) e Basilicata (84). L’associazione denuncia i ‘troppi e ingiustificati ritardi a partire dalle Regioni’.

 

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