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Il Papa resta chiuso in ascensore. Esperto ‘fobia diffusa ma pareva sereno

Redazione

(di Elisabetta Guidobaldi) (ANSA) – ROMA, 1 SET – La paura di rimanere chiusi in ascensore “è molto diffusa, ma anche molto soggettiva”. Nel caso del Papa, “mi sentirei di dire che sembrava sereno nell’affrontare la situazione”. Lo dice all’ANSA il presidente della Società italiana di Psichiatria Enrico Zanalda, interpellato sulla disavventura capitata a Papa Francesco, rimasto bloccato per 25 minuti nell’ascensore del cortile di Sisto V in Vaticano, prima dell’Angelus.
“Il Papa sapeva benissimo che lo attendevano migliaia di persone, non era quindi isolato con impossibilità di far sapere dove si trovasse. Inoltre, partiva da una condizione di confort visto che si era preparato per affrontare l’Angelus”, dice l’esperto.
In generale, per analizzare la paura di chi resta intrappolato in ascensore, spiega Zanalda, si deve tener conto anche delle dimensioni della cabina, di quante persone ci sono, della quantità d’aria, della presenza o meno di luce, della temperatura. “Tutti fattori che determinano un senso di maggiore o minore sofferenza – dice Zanalda – Poi, se 25 minuti sono tanti o pochi, dipende da come si affronta: per chi soffre di ansia, ogni secondo lì dentro diventa un’eternità. Chi è più equilibrato riesce a sopportarlo abbastanza bene. Bisogna considerare anche se ci sono altre persone che rassicurano sugli aiuti. Oggi le cabine hanno quasi tutte un interfono. Il contatto è molto importante. Se non si soffre di claustrofobia il disagio è minimo, altrimenti i secondi diventano minuti”.
“Sovente chi soffre di questa paura, che porta anche ad affrontare diversi piani di scale a piedi pur di evitare di salire in un ascensore, soffre anche della paura di volare per la sensazione di blocco e impotenza a poter scendere o uscire.
La paura di prendere l’ascensore – conclude Zanalda – è tra le patologie che non vengono trattate con i farmaci e in psicoterapia non si va per paura dell’ascensore. Ci sono tecniche comportamentali che possono aiutare, come i corsi per chi ha paura dell’aereo. In Italia la situazione per quanto riguarda gli ascensori è abbastanza gestibile, noi non abbiamo tanti grattacieli”. (ANSA).

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