L’artista ha il gusto del raccontare e perciò gli capita di raffigurare due volte il personaggio nella stessa tavola, in due diversi momenti o di distribuire l’episodio in più tavole. Allora il racconto si fa drammatico e talora si veste di un linguaggio cinematografico anzitempo, come nella tavola di Giuda, vera e propria azione drammatica che si svolge in due scene, separate dal vuoto, come nel palcoscenico, separate da una pausa di buio e di silenzio o, al cinema, da una dissolvenza. Questo momento d’arte, trasferito dall’oriente qui in Rossano, rappresenta quasi il tempio di due civiltà, di due anime che felicemente si incontrano e si cercano ancora>>.
E’ con queste parole che il Prof. Giovanni SAPIA, direttore dell’Università Popolare di Rossanoha concluso il suo affascinate ed applauditissimo intervento, divenuto ormai un cult irrinunciabile, alla Scuola Estiva in Managament dell’Identità e dello Sviluppo Sostenibile, offrendo alla speciale delegazione di studenti euro-mediterranei ospiti anche nella Città di Rossano, una particolare lettura della modernità usata dal e nel celebre Codex Purpureus Rossanensis per comunicare il proprio messaggio, assolvendo alla propria funzione storico-pedagogica. – Affiancato dall’interprete ufficiale del 9° Meeting Euromed Stephanie CABIBBO, introdotto agli studenti dell’Ecole d’Eté dal Direttore Lenin MONTESANTO (Presidente di Otto Torri sullo Jonio), l’instancabile SAPIA ha ricevuto il gruppo itinerante presso il Museo Diocesano di Arte Sacra. La lezione del Prof. SAPIA, e la successiva testimonianza sulla libertà come messaggio personale ai partecipanti alla Meeting 2010, ha concluso l’intensa ed importate tappa rossanese dell’evento, patrocinata dal Comune di Rossano.
I libri figurati – ha tra l’altro detto SAPIA, rispondendo alle tante domande degli studenti sulla funzione del Codex – nascono già nei primi tempi di evangelizzazione delle masse. La chiesta si trovò nella necessità di allontanare le masse dalle letture profane ereditate dal paganesimo e d’altra parte di lottare contro l’ignoranza dilagante. Per realizzare il primo scopo diffuse, romanzate, le vite dei santi, che piano piano costituirono i best seller delle librerie; per il secondo fatto usò la figura. La figura – ha aggiunto – è l’alfabeto dei popoli primitivi, come lo strumento di prima educazione del bambino. I libri figurati ebbero fortuna anche nell’occidente latino. A partire dal IV sec., crescendo la presenza delle cerimonie sacre, tendenti a sostituire quelle pagane, anche il libro e gli oggetti sacri tendono a rivestirsi di splendore; il libro sacro si tinge di porpora, si orna di gemme, diventa oggetto di ostentazione, di adorazione, quasi una visualizzazione delle verità rivelata, una metafora di Cristo. In quella moda, e mi viene in mente adesso, senza alcun parallelismo, la moda attuale dell’Iphone con la sua elevata capacità di comunicazione, si colloca anche il nostro Codice. – A parte i problemi non risolti e forse non risolvibili, che ne aumentano il fascino, a parte il valore storico e giuridico di alcune tavole – ha concluso SAPIA – il Codex va guardato come prodotto di bellezza nella luce della tecnica e dell’arte.
La scoperta di Rossano era iniziata dal Traforo, dove la delegazione era stata dall’autobus ufficiale SIMET, partner del Meeting dal 1998 e tra i principali promotori della sede rossanese dell’Ecole d’Eté, ospitata nel Teatro PAOLELLA. E qui, infatti, che si è tenuta, alla presenza del Sindaco Francesco FILARETO e del prof. Giorgio ANSELMI, e dopo la testimonianza di Antonio MINASI responsabile della Rivista “ITACA” e del Vicedirettore dell’Anav Franco FORTUNATO, la 2° parte della magistrale lezione sul mediterraneo tenuta dal Sociologo Franco CASSANO, dell’Università di Bari. Il Meeting Euromed è stato poi accolto presso il prestigioso “Caffè Storico TAGLIAFERRI”, prima di proseguire, accompagnato da Lorenzo CARA presidente dell’Associazione Trekking, alla scoperta di uno dei centri storici più grandi, popolati, affascinanti, preziosi e contraddittori della regione.