Turismo esperienziale, grembiule in dosso, maniche rimboccate e mani pronte ad imparare come si fa a realizzare la pasta fatta in casa. Che è molto più di una semplice ricetta. È il simbolo della dieta mediterranea. Ed è la finestra sull’identità enogastronomica e sull’anima più autentica dei territori. Quello della ospitalità e della ricettività turistica della Famiglia Barbieri, ormai consolidato in 50 anni di ricerca e di promozione in Italia e nel mondo, può essere considerato un vero e proprio modello. Che fa scuola. A confermarlo è il laboratorio sperimentale promosso ai fornelli della struttura che si affaccia sulla Città d’Arte di Altomonte. Una chicca che vale il viaggio: dal centro Europa, dal Giappone o dagli Stati Uniti d’America. Perché restituisce emozioni irripetibili. E trasmette esperienza.
Ecco perché l’estate 2019, che ad Altomonte non finisce ma continua per tutto il mese di settembre, continua a far registrare il successo dei corsi quotidiani di cucina calabrese curati da Laura Barbieri e rivolti ai tanti viaggiatori internazionali che, in questo momento e come tutti i mesi dell’anno, diversi, numerosi e costanti, forniti di mappa, sono invitati ed accompagnati a visitare la Città d’arte e tutto il territorio.
L’ultimo gruppo a cimentarsi nei giorni scorsi con la stesura della sfoglia, piuttosto che con il salto in padella degli zafarani cruschi con le olive è stato quello guidato da Manatsu Watanabe che dal 2005 tiene corsi di cucina italiana a Koriyama, città giapponese della prefettura di Fukushima. La tappa è stata organizzata attraverso la preziosa collaborazione di Eri SAWAI.
La Watanabe ogni anno torna nel Belpaese per perfezionarsi ed aggiornarsi e quest’anno ha scelto la Calabria ed in particolare Altomonte e Casa Barbieri per il progetto che ha coinvolto oltre 10 donne giapponesi. L’obiettivo, più che raggiunto, era quello di far conoscere e far toccare con mano ai propri corsisti l’ospitalità che fa dell’esperienza imprenditoriale e familiare guidata dall’agrichef Enzo Barbieri, un modello da studiare ed esportare!
Terra del sole. È, questo, il nome con il quale la stessa Watanabe ha inteso battezzare il percorso gastronomico condiviso con Laura Barbieri.
E continuerà fino alla fine dell’anno il progetto e laboratorio sperimentale I PIATTI NEL TERRITORIO – CON LE MANI IN PASTA ha visto cimentarsi i turisti internazionali ospiti dell’Hotel nella preparazione delle basiliari ricette della memoria. Dagli gnocchi alle braciole di suino, dalle polpette di melanzane al piatto classico della tavola calabrese d’estate: peperoni e patate.