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Statti: “Le misure per il Sud annunciate dal Governo vadano alle imprese virtuose”

Redazione

 “C’è da salutare positivamente l’annuncio del governo del varo di un piano straordinario di investimenti per il Sud. Ma noi chiediamo che le misure che l’esecutivo intende mettere in piedi vadano indirizzate prevalentemente per premiare quelle imprese virtuose che hanno scelto di rimanere nel Mezzogiorno, ed in Calabria in particolare, e di investire per lo sviluppo di questa parte del Paese”. Così Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria, commenta la scelta del Conte bis di puntare sul Mezzogiorno prevedendo misure specifiche per far recuperare il gap con le regioni più ricche dell’Italia. “La Calabria – afferma Statti – ha una straordinaria necessità di risollevarsi dalla condizione di marginalità in cui è piombata e che, come dimostrano anche gli ultimi dati pubblicati dall’Istat e da ‘European regional social scoreboard’ in materia di export e di povertà, nel tempo si è anche accentuata. I debolissimi segnali di timida ripresa che si erano registrati nel 2018 sembrano anche questi essere svaniti mentre lo spettro di una nuova e profonda recessione si affaccia minacciando ancora una volta la tenuta economica del nostro sistema produttivo”. “Ne è comprova – sottolinea il leader regionale di Confagricoltura – il dato sulle esportazioni del primo semestre del 2019 che, dopo un periodo positivo, fa registrare con un -22% per la Calabria la peggiore performance in Italia. Una flessione, seppure più contenuta, che interessa anche il settore agricolo dove l’export dei prodotti del comparto primario ha toccato una diminuzione di oltre 7 punti percentuali rispetto allo scorso anno”. “Sono indici come questo che dimostrano la straordinaria priorità – chiede Statti – di porre in atto contromisure per frenare subito questo preoccupante fenomeno di decrescita che rischia di far scivolare ancora più in basso la nostra regione”. Da qui l’appello: “C’è la necessità di avviare un pacchetto di iniziative che vadano nel senso della riduzione del costo del lavoro, dello snellimento burocratico, del sostegno al credito e alla ristrutturazione finanziaria delle imprese devastate dall’interminabile recessione che ha colpito la regione”. “Le nostre aziende – conclude Statti – chiedono interventi mirati, non a pioggia, per rilanciare la produttività e conseguentemente l’occupazione in territori così difficili dove operano come quelli ad esempio dell’entroterra calabrese. Se le risorse di cui il Governo ha parlato saranno destinate prevalentemente a misure dirette automaticamente alle imprese virtuose, si eviterà di innescare inoltre meccanismi che premiano solo quel sistema clientelare che tanti danni ha già provocato alla nostra regione”.

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