«Gli enti locali calabresi sono tenuti, come quelli delle altre regioni italiane, a garantire ai minori l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione nelle scuole del primo e del secondo ciclo. Ci uniamo all’appello del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Antonio Marziale, il quale oggi ha invitato al rispetto di tale obbligo inderogabile e denunciato che soltanto pochissimi Comuni della Calabria risultano finora adempienti». Lo affermano, in una nota, i parlamentari del Movimento 5 Stelle Bianca Laura Granato e Francesco Sapia, che aggiungono: «Il Garante ha ragione quando afferma che l’obbligo in questione non può essere aggirato dagli enti locali con la scusa della mancanza di risorse o con motivazioni relative al mantenimento dell’equilibrio di bilancio, già censurate dalla Corte costituzionale, che resta inascoltata da tanti sindaci e dirigenti municipali. Questo atteggiamento di costante sordità è molto grave». «Chiediamo ai prefetti delle cinque Province calabresi – proseguono i parlamentari del Movimento 5 Stelle – di richiamare subito le amministrazioni inadempienti e confidiamo in un loro risoluto intervento, ad evitare ricorsi, da parte delle famiglie, che peraltro per gli enti non in regola potrebbero avere pesanti conseguenze». «Ringraziamo il Garante Marziale – concludono Granato e Sapia – perché, in un contesto come quello calabrese, segnato da grandi e continui silenzi sulla tutela dei diritti, fa sentire con decisione la propria voce a difesa dei bambini e delle loro famiglie».
Calabria: istruzione, Granato e Sapia (M5S) rilanciano la denuncia del Garante regionale dell’infanzia, “garantire ai minori l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione”
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