“Per effetto della nostra istanza, il Comune di Cosenza ha finalmente pubblicato l’elenco dei beni confiscati alla criminalità e trasferiti al suo patrimonio – è l’annuncio degli attivisti del Meetup Cosenza, Amici di Beppe Grillo, che però denunciano alcune incongruenze e ammoniscono – se le finalità delle concessioni non fossero conformi alla legge, sussisterebbe il rischio di commissariamento o, peggio, revoca delle concessioni.
Dai dati pubblicati risultano quattro appartamenti ed una soffitta, tutti all’interno del <Palazzo Vigna>, sito in via Popilia. Sorprendono alcune discrepanze sui valori della consistenza, pari a 611 mq complessivi secondo il Comune, molto inferiori rispetto ai dati catastali e dell’Agenzia del Demanio che descrivono una consistenza complessiva di oltre 800 mq.
Il D.lgs 159/2011, istitutivo del Codice Antimafia e delle misure di prevenzione parla chiaro – spiegano gli attivisti del Meetup Cosenza – dispone che i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, possono essere trasferiti per finalità istituzionali o sociali, in via prioritaria, al patrimonio del Comune ove l’immobile è sito. L’elenco degli immobili trasferiti deve essere pubblico e in maniera permanente, deve contenere i dati concernenti la consistenza, la destinazione, l’utilizzazione nonché, in caso di assegnazione a terzi, i dati identificativi del concessionario e gli estremi, l’oggetto e la durata dell’atto di concessione.
Questo era l’oggetto della nostra legittima richiesta protocollata in data 10 maggio 2017, in seguito alla quale fummo contattati dagli uffici comunali e, in data 22 giugno 2017, una piccola delegazione del Meetup Cosenza si recava presso il Comune per interloquire direttamente in merito alla richiesta.
Il Comune ha constatato la legittimità della nostra richiesta ovvero, letta al contrario, il mancato rispetto della normativa da parte del Comune, tanto che gli uffici assicurarono di essersi attivati per mettersi in regola rispetto al dettato normativo. Cosicché, dal 26 luglio, l’elenco è disponibile a tutti sul sito del Comune (link:
http://cosenza.etrasparenza.it/contenuto7849_beni-confiscati_733.html ).
da un lato soddisfatti per il risultato raggiunto, ma dall’altro nutriamo perplessità e preoccupazione per la mancanza di dati importantissimi, in particolare l’oggetto, ovvero la finalità della concessione, posto che la legge istitutiva del Codice delle leggi antimafia, prevede che gli immobili siano trasferiti per finalità istituzionali o sociali, diversamente, in alcuni casi, si rischia la revoca del trasferimento ovvero la nomina di un commissario con poteri sostitutivi (art. 48 comma 3 lett. C). Vaghi e incompleti, inoltre, sono i dati in relativi alla scadenza del contratto.
Per tali ragioni esortiamo pubblicamente il Comune a completare al più presto i dati forniti, nel solco della trasparenza e legalità.”