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Cgil, Cisl e Uil: Richiesta di un riconoscimento al personale coinvolto in emergenza sanitaria da COVID19

Redazione

Applicazione art. 1 del Decreto Legge n. 18 del 17.3.2020 e riconoscimento di premialità
aggiuntive a favore del personale sanitario nella fase di gestione connessa alla diffusione
del COVID 19. È questa la richiesta espressa dai sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil, con una
comunicazione inviata al Presidente Regione Calabria, al Dipartimento Regionale Tutela
della Salute, al Commissariato ad acta Sanità Calabria, a firma dei segretari regionali
Alessandra Baldari, Luciana Giordano, Elio Bartoletti . Di seguito il testo:
“Nella nostra Regione, già colpita dal piano di rientro, i cittadini costretti in casa ma anche
quelli che continuano a garantire i servizi essenziali, soprattutto in sanità, hanno ricevuto
una visione d’insieme sconvolgente di quanto si stia ancora facendo nei Pronto Soccorso,
nelle Rianimazioni, nelle corsie e nei servizi di Emergenza sanitaria – 118.
Ci sembra doveroso, pertanto, che agli operatori sanitari venga inviato subito un segnale
concreto assegnando loro un riconoscimento economico, per il continuo disagio ma
soprattutto per il costante rischio biologico cui gli stessi sono esposti per garantire il loro
compito; condizioni oggettivamente difficili e caratterizzate da livelli di rischio da contagio
straordinariamente alti.
La possibilità di un incremento del fondo sanitario regionale, unitamente ad ulteriori
incrementi stabiliti a livello nazionale, in relazione all’emergenza sanitaria in corso,
devono tener conto che gli istituti contemplati dai CCNL di riferimento, che normalmente
regolano il salario accessorio, non sono assolutamente adeguati a regolare le esigenze
eccezionali del momento che stiamo attraversando.
Pertanto, in linea anche con altre regioni italiane, si chiede alle SS.LL. l’applicazione
dell’art.1 del Decreto Legge “Cura Italia” attraverso la distribuzione alle aziende sanitarie
della Regione delle risorse pari a 23.981.849,00 € di cui alla tabella dell’allegato A dello
stesso Decreto “allo scopo di incrementare le risorse destinate alla remunerazione delle
prestazioni di lavoro straordinario del personale sanitario dipendente delle aziende e
degli enti del Servizio sanitario nazionale direttamente impiegato nelle attività di
contrasto alla emergenza epidemiologica determinata dal diffondersi del COVID-19”.
Tali risorse potrebbero essere utilizzate come incentivi secondo la seguente ipotesi di
contrattazione integrativa:

o Corresponsione, con decorrenza 18 marzo, di un’indennità di rischio
Covid-19, differenziata in rapporto al livello di esposizione al rischio,
secondo l’elencazione in fasce riportata nell’acclusa tabella, fino all’
interruzione dello stato d’emergenza. All’interno di una medesima fascia, il
compenso si chiede che venga riconosciuto per ogni giornata di effettiva
presenza, in misura eguale a tutto il personale ivi compreso,
indipendentemente dal ruolo e dalla qualifica rivestiti, tenuto conto che il
rischio è analogo per tutti. Le Aziende possono estendere i benefici
richiesti con la presente nota anche ad altro personale, nell’ambito delle
risorse di cui all’art.1 D.L. n. 18/2020, purché nell’arco di vigenza previsto
siano stati chiamati a svolgere mansioni o compiti caratterizzati da
condizioni di rischio e disagio analoghe a quelle svolte dal personale
indicato.

o Corresponsione di un’indennità una tantum ulteriore pari almeno al 10%
dello stipendio tabellare mensile ai lavoratori dipendenti delle aziende che
hanno contratto il virus nell’espletamento delle loro funzioni e che hanno
subìto una quarantena domiciliare o un ricovero, periodo da considerarsi
pari a quello di prestato servizio.
o In riferimento al comma 1 art. 82 del CCNL 2016-2018 e nell’ambito delle
risorse di cui all’art.1 del D.L. n. 18/2020, corresponsione di una quota
premiante per l’anno 2020 pari alla maggiorazione non inferiore al
30% del valore medio procapite del premio attribuito per tutto il
personale sanitario dipendente direttamente impegnato nelle attività di
assistenza per l’emergenza epidemiologica COVID-19.

Questa che le scriventi Organizzazioni Sindacali vogliono presentare ai livelli regionali è
una proposta circoscritta che certo non può essere sufficiente in termini di soddisfazioni
economiche e professionali. Al momento per tutti i dipendenti del SSR rappresenta un
piccolo passo per il riconoscimento che meritano.
Sarebbe, infine, opportuno che le SS.LL inviassero una comunicazione di sollecito
immediata ai Commissari/Direttori delle AA.SS/AA.OO regionali per l’applicazione dell’art.
63 del D.L. n. 18/2020 il cui beneficio dovrebbe essere corrisposto dal corrente mese e che
rappresenterebbe per i lavoratori dipendenti tutti un piccolo premio per la loro presenza
in servizio in questo momento di estrema emergenza.
Una volta erogate le somme, le aziende dovranno impegnarsi a rendicontare
dettagliatamente l’utilizzo degli stanziamenti economici, attraverso puntuali report che
dovranno pervenire anche alle OO.SS.”.

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