“La religiosità popolare è un grandissimo tesoro di cui la Chiesta non può fare a meno proprio perché in tutte le situazioni sostiene la fede. Però ha bisogno anche di essere purificata da alcuni elementi che non sono propri, tanto più se sono elementi malavitosi o criminali”.
A dirlo è stato il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, rispondendo ad una domanda dei giornalisti in merito alle manifestazioni religiose talvolta sfruttate da ‘ndrangheta e altre associazioni criminali come affermazione di potere. Il cardinale Parolin stamani ha presieduto la concelebrazione eucaristica in occasione della festa della Madonna delle Grazie a Torre di Ruggiero, nel catanzarese, con mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace e presidente della Cec.
“Però – ha aggiunto il cardinale Parolin – anche di tante forme di superstizione. C’è tutto un lavoro da fare a cui i pastori si dedicano con grande attenzione però preservando il valore. Bisogna stare attenti di non buttare il bambino con l’acqua sporca”. (ANSA).
Parolin, religiosità popolare sia pura da elementi criminali
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