Nella seduta del Consiglio del 9.09.2020 ed in occasione dell’Assemblea degli Avvocati – già convocata nel mese di luglio c.a. per l’approvazione del bilancio e tenutasi in data odierna – il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Crotone ha sentito doveroso dedicare un minuto di silenzio in memoria della collega turca Ebru Timtik ed esporre all’interno del Tribunale, in segno di cordoglio, la toga ed una composizione di garofani rossi.
In allegato trasmettiamo la nota predisposta dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati preannunciando che sarà organizzato un evento formativo per riflettere e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inviolabilità del ruolo dell’Avvocatura e della magistratura ma anche sugli strumenti internazionali posti a tutela dei diritti umani e della stessa legalità.
“Ebru è morta dopo 238 giorni di sciopero della fame, come estremo tentativo di ottenere un equo processo. Una ribellione silenziosa per la Giustizia, intesa come limite alla prevaricazione del potere sulla persona, alla tirannia, alla trasformazione di un processo in strumento di repressione politica. Una lotta per il Diritto quale massima espressione di libertà, come argine invalicabile, patrimonio di tutta l’umanità e che l’Avvocatura deve sempre garantire e saper tutelare.
Ebru non ha mai rinunciato, fino alla fine, ad esercitare il suo ruolo di difensore e a far sentire la sua voce. Un grido!
Un grido che nell’Avvocatura e nella comunità internazionale tutti devono sentire, un grido che non deve passare sotto silenzio!
La toga ed i garofani rossi che hanno ricoperto il feretro dell’avvocato Ebru Timtik devono diventare il simbolo di una battaglia senza tempo, senza patria, emblema di una resistenza capace di superare la sofferenza fisica, l’eco di una voce destinata a non perdersi.
Nei confronti della collega turca abbiamo tutti un debito che dobbiamo onorare poiché quando viene attaccato un avvocato e la sua funzione difensiva, oggetto di aggressione è lo stesso individuo e le sue libertà.
Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Crotone continuerà nella propria azione di denuncia e di sostegno alle Colleghe ed ai Colleghi che si battono per il libero esercizio della professione forense, auspicando nel contempo che fatti simili siano prontamente stigmatizzati anche dalle più alte voci istituzionali. La morte di Ebru Timtik non deve rimanere invano e deve risvegliare le nostre coscienze latenti alla situazione che ancora oggi vivono i nostri colleghi Nisrin Sotoudeh e Aytac Unsal con i loro corpi ridotti a lamiere di pelle eppure così forti.
Incombe su noi tutti il dovere di far sentire anche la nostra voce; il nostro grido instancabilmente si deve alzare in sostegno dei diritti fondamentali, del diritto ad una difesa libera e indipendente.
Le parole della collega Ebru Timtik devono diventare il nostro motto: “Difendere quei ragazzi è un mio dovere e un loro diritto. Credo nella legge e nello stato di diritto, e non mi sento per questo una eroina. Sono semplicemente un’avvocata”.
Il silenzio ci renderà complici!”.