Se a distanza di anni ci ritroviamo qui, ancora una volta in pochi e con molte assenze eloquenti (l’unico assente più che giustificato è il giudice Nicola Gratteri), la prima domanda che dovremmo porci tutti, istituzioni in primis, è che abbiamo sbagliato qualcosa.
È quanto ha dichiarato il Sindaco Filomena Greco intervenendo stamani (sabato 12 settembre) al consiglio comunale monotematico sull’esigenza di un tribunale per la Sibaritide, convocato dalla Presidente del Consiglio di Corigliano-Rossano Marinella Grillo ed aperto alla partecipazione dei sindaci del territorio, delle forze sociali e della rappresentanza territoriale in Parlamento.
Dobbiamo trovare – ha aggiunto – una nuova strategia per farci ascoltare. Partiamo da qui. È perfettamente inutile continuare a ripeterci il refrain di Corigliano-Rossano terza Città della Calabria, ritornello inutile tanto quanto quello degli 800 km di costa per una regione che continua a non sapere cosa sia il turismo 365 giorni l’anno.
I cittadini si rivolgono a noi per tutto ma noi sindaci pro tempore siamo tutti, nessuno escluso, impossibilitati a dare ormai qualsiasi risposta. Noi apriamo le porte a tutti ma nessuna istituzione sovra comunale apre le porte ai sindaci rispetto alle mille emergenze quotidiane di cui comunque ci facciamo interpreti. Serve unità, tanta unità, su tutto.
A partire dalle opposizioni politiche e consiliari in tutti i comuni che devono essere consapevoli che lasciare soli i sindaci in battaglie unitarie come questa per il diritto alla giustizia, al pari di quelle per il diritto alla mobilità ed alla salute, significa inesorabilmente affossare ogni residua speranza anche solo di riprendere azioni di resistenza contro l’abbandono totale dei nostri territori.
Fino alle rappresentanza territoriali in Parlamento che devono saper interpretare il loro ruolo come rappresentanti di tutte le comunità locali dove sono stati eletti ed a tutti noi che, indipendentemente da legittime distinzioni politiche, alla deputazione tutta dobbiamo dare forza nelle loro richieste a tutela del nostro territorio. Se non faremo così non andremo da nessuna parte e ci ritroveremo in futuro ancora qui con nuovi sindaci e nuove opposizioni, a parti invertite ma con gli stessi identici problemi irrisolti di oggi.
Chiedo a tutti i colleghi di venire con me il 17 settembre a Roma, in occasione della Giornata Mondiale della sicurezza del Paziente, per un sit in muto ed in sicurezza davanti Palazzo Chigi: ci alzeremo solo quando ci daranno risposte concrete per la vivibilità e la sicurezza del nostro territorio.