CATANZARO, giovedì 27 maggio 2021 – Quella che si apre oggi davanti alla Calabria è una straordinaria opportunità di crescita e sviluppo. Con questo atto fortemente politico, voluto e sostenuto dalla Giunta Regionale, in primis dal Presidente facente funzioni Nino Spirlì e dall’assessore alla tutela dell’ambiente Sergio De Caprio, si apre per la gestione efficace ed efficiente dell’acqua della nostra terra uno scenario del tutto nuovo, un orizzonte invocato ed atteso da 25 anni. Con l’avvio del procedimento per la pubblicizzazione di Sorical siamo al primo passo di una riforma storica che consentirà finalmente di poter accedere a risorse europee importanti da investire sulle reti idriche, fognarie e per la depurazione.
Sono, questi, alcuni passaggi dell’intervento del commissario provinciale della Lega – Crotone Cataldo Calabretta, ospite nella puntata odierna (giovedì 27 maggio) di Buongiorno Regione sulla Tgr Calabria (Rai 3).
La Calabria – ha detto il commissario Sorical – è l’unica regione che non ha ancora attivato il servizio idrico integrato. Quando ciò avverrà, ci sarà l’accorpamento di un unico schema coordinato di servizi, che consentirà di avere un rapporto diretto con i cittadini, bypassando i comuni, molti dei quali come è noto sono morosi. Con la possibilità di utilizzare, finalmente, le risorse europee – ha chiarito –bisognerà lavorare su reti idriche colabrodo e sanare una posizione debitoria importante.
Il rilancio della Sorical pubblica – ha proseguito – passerà dall’affidamento ad una società specializzata e leader nazionale che avrà il compito di redigere un piano industriale per il nuovo soggetto gestore del servizio idrico.
Al suo interno – ha sottolineato – vi sono già oggi tante professionalità di primissimo piano. Il settore idrico richiede proprio per la sua complessità tecnici molto preparati, per cui sicuramente nei prossimi anni saranno selezionati, spero, molti calabresi che potranno avere la possibilità di lavorare e dimostrare anche quanto siano validi i gli esperti che si formano nelle nostre università.
Nel frattempo, in vista dell’estate, dobbiamo affrontare un problema diverso da quello dell’approvvigionamento idrico. La Calabria, infatti, non ha carenza di acqua potabile – ha scandito il commissario Sorical.
I dati degli ultimi anni ci dicono che ogni calabrese ha a disposizione almeno il doppio/triplo di risorse rispetto ad un qualsiasi altro cittadino dell’UE. Il problema è semmai relativo all’uso che se ne fa; perché dai nostri dati di telecontrollo emerge che dopo le piogge i consumi si riducono drasticamente e quando fa caldo i consumi aumentano. Ciò significa che l’acqua potabile viene sempre più utilizzata per annaffiare giardini pubblici e privati, orti, per riempire le piscine, per lavare le strade ed irrigare i campi. Tutto questo non è consentito ed in altre regioni non avviene. Per questi usi si deve utilizzare l’acqua con qualità più bassa, come ad esempio quella di depuratori, fiumi, pozzi. Bisogna imporre ai comuni – ha concluso Calabretta – la costruzione di acquedotti con acqua meno pregiata, proprio per favorire il risparmio idrico di acqua potabile.