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Viabilità Via Nazioni Unite, richiesta di tavolo permanente.

Redazione

Sua Eccellenza,
La presente per attenzionarLa su quanto in oggetto. Premessa la costante attività dello scrivente Comitato
di Quartiere nel sollecitare e collaborare attivamente con l’amministrazione comunale nel ricercare una
soluzione al problema della “viabilità di Via Nazioni Unite”. Su menzionata arteria stradale, concepita negli
anni cinquanta, non ha più la possibilità di reggere la mole di traffico di quasi venticinquemila residenti che
giornalmente, per raggiungere la loro destinazione, sono costretti a fare sacrifici indescrivibili, con code
chilometriche ed impiegando anche 45/50 minuti per percorrere poco più di due chilometri di strada. Una
strada divenuta un vero pericolo per i residenti, poiché qualora si verificasse un’eventuale emergenza, di
qualsiasi natura, rischierebbe di mettere in serio pericolo l’incolumità dei residenti tutti. Da tempo si è
accertata la necessità di un intervento, visto gli evidenti gravi problemi riscontrati sia in ragioni di sicurezza
che di ordine pubblico, ma, ad oggi, nonostante tutte le nostre rimostranze, tutte le nostre segnalazioni,
tutte le nostre richieste non si è intervenuti in nessun modo per risolvere quanto da noi denunciato da
tempo.
In più occasioni si è ravvisata l’insofferenza della popolazione, la totale impossibilità di transito, il disagio
nella circolazione, senza contare le difficoltà in cui si sono trovati i mezzi di soccorso nell’esercizio delle loro
attività. Sono state fatte richieste di strade alternative parallele, fra l’altro previste dal prg vigente, si è
richiesto l’ultimazione dell’importante arteria denominata Tufolo Mare, si sono chiesti i parcheggi per il
centro vaccinale ASP di via Nazioni Unite, la segnaletica stradale verticale ed orizzontale, niente, il nulla
cosmico… Una burocrazia inceppata, poco volonterosa, lontana dai veri problemi della cittadinanza e
oseremmo dire una politica poco attenta alle vere esigenze dei cittadini…
Riteniamo non sia più comprensibile, tantomeno accettabile, il reiterato atteggiamento impassibile di una
politica il cui alibi, troppo spesso, si riversa in una burocrazia che consolida un problema tanto atavico e

gravoso a carico della comunità, senza tenere conto che, il quartiere più popoloso della città è sconnesso
dal resto del mondo.
Per questi motivi, richiediamo un suo autorevole intervento, nei confronti dell’ente Comune, affinché, si
attivi sin da subito nell’attuazione di soluzioni alternative, come detto già individuate, utilizzando anche i
fondi della protezione civile, poiché allo stato attuale, per gli abitanti del quartiere vi sarebbe l’impossibilità
a raggiungere i centri di raccolta in caso di eventi calamitosi.
Riterremo responsabili, qualora anche un solo cittadino residente, a causa di quanto sopra esposto,
dovesse trovarsi vittima di danni non prevedibili dovuti a tali negligenze, perseguendo questi in sede civile e
penale, costituendoci come Comitato di Quartiere denominato Tufolo Farina, quale parte lesa in un
eventuale procedimento futuro.
Chiediamo che Sua Eccellenza Il Prefetto convochi un tavolo tecnico permanente conoscitivo della reale
situazione invitando i seguenti Enti: Regione Calabria, Ente Comune di Crotone, Protezione Civile, ASP di
Crotone, Ordini degli Ingegneri di Crotone, ordine professionale dei geometri, ed all’evenienza è gradito
invito del Comitato di Quartiere Tufolo Farina stesso, pronto a fare tutte le rimostranze di quanto fin qui
esposto.
Certi, che alla problematica verrà finalmente posta l’attenzione che merita, cogliamo l’occasione per
auguraLe una buona prosecuzione dei lavori.

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