Lo scorso sabato 5 giugno, il TAR della Calabria ha depositato la sentenza che costituisce epilogo della battaglia che dal 2017 ho condotto nell’interesse della collettività al fine di contrastare quelle che a tutt’oggi ritengo scelte inique ed illogiche al fine di una degna bonifica dell’area ex Pertusola.
Una battaglia a cui hanno partecipato oltre 600 cittadini e che mi sento di ringraziare ad uno ad uno per la fiducia riposta quando ancora non ero sindaco della città di Crotone.
Il TAR della Calabria, ritenendo che l’accoglimento delle censure prospettate comporterebbe una ingerenza nella sfera discrezionale tecnica della pubblica amministrazione, ha rigettato il ricorso ritenendo che il procedimento amministrativo attraverso cui si è addivenuti all’approvazione del cosiddetto POB Fase II, sia corretto da un punto di vista amministrativo.
Una scelta che ovviamente rispetto, ma che non condivido.
Il ricorso principale, quello originariamente proposto nel 2017 al fine di contrastare il provvedimento ministeriale attraverso cui si pretendeva di bonificare l’area più inquinata d’Europa attraverso tecniche evidentemente inidonee come la fitorimediazione è stato dichiarato improcedibile, essendo stato superato, coerentemente a quanto sostenuto nello stesso ricorso, dal nuovo provvedimento emesso lo scorso 3 marzo 2020 con cui è stato approvato il POB Fase II.
Il secondo ricorso, quello attraverso cui si censurava un provvedimento in cui si adottano tecniche di bonifica astrattamente idonee, ma illogicamente limitate ad aree troppo ristrette del sito ed attraverso cui, anziché ad una bonifica, si mira ad una messa in sicurezza permanente, è stato invece ritenuto, esente da vizi di legittimità.
Dal punto di vista pratico, cambia poco. Nella qualità di sindaco sento oggi il peso e la responsabilità di supportare non più solo quegli oltre 600 cittadini che dal 2017 hanno investito in questa battaglia di civiltà, ma di supportare un’intera città.
Il Comitato che da libero cittadino ho avuto l’onore di presiedere fino a pochi mesi fa, valuterà in autonomia se proseguire questa battaglia di civiltà davanti al Consiglio di Stato.
Questa possibilità è purtroppo preclusa invece al Comune di Crotone, avendo la precedente amministrazione asseverato gli attuali termini del POB Fase II.
Da sindaco della città di Crotone, come già riportato nella conferenza stampa congiunta dello scorso 28/04/2021 a seguito del primo incontro con Eni Rewind, ho già avviato una proficua interlocuzione tesa a migliorare la bonifica sull’area in linea con quanto sostenuto in quel ricorso.
Su questa questa linea non cederemo di un passo. Il nostro compito è quello di consegnare alla città una bonifica effettiva dell’area e di ottenere la riparazione di tutti i gravi pregiudizi che negli anni la città
Il sindaco
Vincenzo Voce