Con suo gruppo contribuito a Rete regionale animali spiaggiati
La Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani ha assegnato al medico veterinario catanzarese Antonella Giglio il Premio “Il Peso delle Cose” “per il suo prezioso impegno nella salvaguardia delle specie marine”.
Con il suo gruppo e la sua associazione “Mare Calabria”, Giglio, impegnata a Montepaone, “ha contribuito alla nascita in Calabria di un programma di sorveglianza sugli animali marini spiaggiati sulle coste, che ha sancito la creazione della Rete regionale spiaggiamenti. La Rete è diventata nel tempo sempre più efficace e tempestiva, grazie agli interventi coordinati di diverse figure professionali specialistiche, tra cui medici veterinari e biologi marini”.
L’assegnazione è avvenuta a Roma durante il Consiglio nazionale della FNOVI. Una tre giorni di lavori, è scritto in una nota, “dedicati all’oggi e al domani della professione” e svolti “all’insegna dell’ottimismo, della fiducia, della volontà di fare sempre bene e meglio, e di una rinnovata effettiva ‘centralità’ della professione, ora più che mai davanti agli occhi di tutti per poter contrastare il momento difficile in cui un piccolo virus ha impietosamente mostrato, con le fragilità del nostro Paese, il fallimento del regionalismo differenziato in sanità. Da ciò – prosegue la nota – la necessità di recuperare un ‘rinnovato senso comune’ e la responsabilità del mondo dei medici veterinari: fattori principali e determinanti per gestire la complessità del momento e l’urgenza di dovere decisamente ripensare il futuro”.
Il principale punto di forza della Rete, è scritto nella nota, “consiste nel preciso rispetto dei ruoli dei suoi componenti, professionisti le cui competenze, non sovrapponibili, si completano a vicenda, soprattutto nel caso di medici veterinari e biologi, per garantire un’azione completa, efficace ed efficiente sugli animali. Risolti, dopo anni di lotte, i problemi relativi agli animali spiaggiati, Antonella e il suo team si trovano nuovamente in trincea ad affrontare vari soggetti che continuano ad utilizzare le tartarughe per motivi economici e di autopromozione”. Con Antonella Giglio, sul palco, due componenti del suo staff, le biologhe marine Stefania Giglio ed Elena Madeo. (ANSA).