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Drm Calabria, a Crotone e Capo Colonna al via la rassegna “E…state al Museo”

Redazione

Si inizia il 23 luglio con la presentazione della guida per bambini “Hera una volta”. Il ricco
calendario di eventi propone anche un ciclo di conversazioni su archeologia e mitologia greca 

Calendario ricco di eventi, quello riguardante la rassegna “E…state al Museo”, proposta anche
quest’anno dal Museo archeologico nazionale di Crotone, afferente alla Direzione regionale Musei Calabria
guidata da Filippo Demma. Il progetto coinvolge anche il Parco archeologico di Capo Colonna, diretto
anch’esso da Gregorio Aversa. L’iniziativa permetterà di riflettere e dialogare sul valore che il patrimonio
culturale riveste nella società contemporanea, ma anche di mettere in luce e di far riscoprire l’indissolubile
legame tra il mare e la terra di Calabria. “E…state al Museo” prenderà il via venerdì 23 luglio (18.45) a Crotone
con la presentazione della guida per bambini “Hera una volta” e proseguirà il 24 luglio (18.45) a Capo Colonna
con il momento musicale “Note nel parco”, animato da un trio d’archi.
Il 27, il 31 luglio e l’8 agosto l’appuntamento sarà alla stessa ora presso il Museo archeologico di
Crotone, per il ciclo di conversazioni “A cavallo del mito”, “Dell’antica Temesa” e “Sulle tracce di Epeo” che
intende mettere in relazione l’archeologia con la mitologia greca. Il 19 agosto alle 18.45 (in coincidenza con la
Giornata internazionale della fotografia) nel Parco di Capo Colonna si terrà la premiazione del concorso
fotografico “Le Storie del Lacinio”, giunto quest’anno alla sua terza edizione. L’edizione 2021 di “E…state al
Museo” si concluderà il 29 agosto nella stessa location e alla stessa ora con la visita guidata “Sotto il cielo di
Enea”, che consentirà di rievocare le atmosfere tipiche dell’antichità.
Gli incontri sono organizzati in collaborazione con il Comune di Crotone e rientrano nell’ambito
dell’itinerario culturale “Rotta di Enea”, di recente riconosciuto dal Consiglio d’Europa (al pari dei noti
Cammini di Santiago e della Via Francigena) come percorso per rafforzare l’identità socio-culturale all’origine
della civiltà europea e per riaffermare i valori di accoglienza e solidarietà tra i popoli. Enea, secondo il mito, è
passato dal santuario di Hera Lacinia per offrire un dono votivo. In fuga da Troia in fiamme, dopo lunghe
peregrinazioni raggiunge le sponde della penisola italica dove fonda Lavinium, la nuova Troia, facendosi così
immagine del profugo che soffre nel cercare la propria pace e una nuova identità, sino a diventare il simbolo
stesso delle origini di Roma e dell’Occidente.
Tutti gli appuntamenti in calendario si svolgeranno all’aperto e in ossequio alle disposizioni normative
anti Covid.

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