Nei scorsi giorni è apparsa la notizia sulla stampa locale di un episodio nel quale, due dipendenti dell’ospedale di Cetraro, sono stati i protagonisti di un diverbio che, secondo quanto riportato da due sigle sindacali non confederali, abbia cagionato lo sdegno di una lavoratrice, vittima di un’intimidazione minatoria velata da un messaggio verbale proferito dal suo collega, in questo caso, avversario.
Fin qui la cronaca, poi scorrendo l’articolo si giunge al punto in cui, le organizzazioni sindacali che difendono la lavoratrice, a nostro avviso, sono andate un oltre il fatto accaduto. Infatti, nell’articolo si induce a far intendere che questi episodi rappresentino una piccolissima parte di un insieme più grande, ovvero, citiamo testualmente: “che nel presidio ospedaliero di Cetraro, l’illegalità la faccia da padrona è cosa vera, ma si tende a nasconderla”.
Riteniamo che tali affermazioni siano decisamente irrispettose sia nei confronti di tutti i dipendenti dell’ospedale di Cetraro che quotidianamente prestano la loro opera con professionalità e spirito di abnegazione, sia nel confronti della storia del nosocomio stesso, in quanto, contrariamente a quanto si legge, per molti anni è stato e ancora oggi lo è, punto di riferimento per l’intera comunità tirrenica.
La UIL FPL, invita, dunque, a non procedere ad esagerazioni e strumentalizzazioni inopportune, le quali non sortiscono effetto alcuno se non denigrare oltre che tutti i dipendenti anche l’intera istituzione, a causa della giusta difesa di un lavoratore ma deviata da metodologie poco accorte.