CARIATI (CS) – Mentre le istituzioni nazionali sono forse impegnate sull’imminente programmazione degli interventi previsti per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (che rappresenta purtroppo l’occasione mancata per il Sud Italia), in tanti piccoli e grandi comuni calabresi, come a Cariati in questi giorni (il centro storico è letteralmente a secco), cittadini e ospiti vengono privati del fondamentale diritto all’acqua. – Siamo al fallimento plateale e senza alcuna possibile giustificazione dello Stato di diritto. Con i sindaci costantemente in prima linea ma letteralmente abbandonati al loro destino, perché senza risorse umane ed economiche e senza alcun reale sostegno da parte di una rete istituzionale che dal centro alle periferie fa, è purtroppo il caso di dirlo, acqua da tutte le parti.
È quando denuncia il Sindaco Filomena Greco definendo vergognoso ed indegno di regioni e Paesi dell’Unione Europa dover assistere inermi, da rappresentanti istituzionali disarmati e da cittadini arrabbiati, all’assenza prolungata di acqua ed alla confermata, reiterata ed ancor più insostenibile incapacità di soluzione da parte di qualsiasi autorità pubblica sovra comunale. Se si considera che questo ulteriore attentato al diritto di cittadinanza si somma alla privazione del diritto alla salute, alla giustizia, alla sicurezza ed alla mobilità, è ormai evidente a tutti – scandisce il Primo Cittadino – che siamo di fronte ad una vera e propria emergenza di ordine pubblico sulla quale non sono consentite disattenzioni, inerzie ed omissioni a qualsiasi livello.
In queste stesse ora il Sindaco ha chiesto alla Protezione Civile regionale l’urgente invio di autobotti per consentire alla popolazione esasperata da settimane, nelle aree più colpite dal gravissimo e perdurante disagio, di poter ricevere un minimo di acqua per uso umano.
Preso atto della ultima e gravissima denuncia pubblica del commissario della Sorical Cataldo Calabretta sulla purtroppo diffusa e capillare rete di allacci abusivi che, in tutta la regione, da sempre impedisce a migliaia e migliaia di famiglie di poter usufruire normalmente e civilmente della risorsa idrica, il Primo Cittadino fa quindi appello al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio ed al Presidente facente funzioni della Regione Calabria affinché, attraverso la Protezione Civile, possano intervenire con urgenza e garantire a Cariati come nel resto della regione quella che continua a rappresentare in queste ora una gravissima violazione dei diritti umani e costituzionali ad una parte di italiani.