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“Il valore delle produzioni DOP e IGP per lo sviluppo sostenibile, partecipato e responsabile del territorio”, grandi consensi per la tavola rotonda promossa dal Consorzio di Tutela dei Salumi DOP di Calabria

Redazione

Il Castello Svevo di Cosenza ha ospitato nei giorni scorsi la tavola rotonda “Il valore delle produzioni DOP e IGP per lo sviluppo sostenibile, partecipato e responsabile del territorio”, voluta dal Consorzio di tutela dei salumi di Calabria DOP.

Un momento ampio di discussione, moderato da Rosario Branda, direttore di Confindustria Cosenza, e introdotto da Stefania Rota, presidente del Consorzio di tutela salumi di Calabria DOP, a cui hanno fatto seguito gli interventi di Francesco Pizzagalli, presidente Ivsi – Istituto valorizzazione salumi italiani; Monica Malavasi, direttrice Ivsi – Istituto valorizzazione salumi italiani; Monica Rosa Loizzo, docente di Scienze e tecnologie alimentari del Dfssn dell’Università della Calabria; Giacomo Giovinazzo, direttore generale Dipartimento Agricoltura e risorse agroalimentari della Regione Calabria; Luigi Polizzi, direttore generale delle Politiche internazionali e dell’Unione europea del Mipaaf e Gianluca Gallo, assessore alle Politiche agricole e sviluppo agroalimentare della Regione Calabria.

La presidente del Consorzio di tutela dei salumi di Calabria DOP Stefania Rota ha incentrato il suo discorso d’apertura proprio sul concetto di qualità, parola che «ha subìto arricchimenti nel corso del tempo; ora non basta più che il prodotto sia fatto con ottime materie prime e da artigiani esperti, il consumatore è molto attento a quanto la produzione sia sostenibile». Un tema quello della sostenibilità ambientale che caratterizza fortemente le produzioni agroalimentari e che ben si rappresenta nel Green Deal «che mira a migliorare il benessere delle persone, punta a rendere l’Europa climaticamente neutra e a proteggere il nostro habitat naturale, per permettere di fare del bene alle persone, al pianeta e all’economia».

In tutto questo i prodotti DOP e IGP rappresentano certamente un contesto produttivo che meglio si identifica nel disegno che l’Europa vuole mettere in campo con il Green Deal. I Consorzi di tutela possono e devono essere importanti interlocutori tra i produttori e i consumatori per rendere visibile il grande lavoro che i produttori di prodotti DOP e IGP stanno facendo per migliorare gli standard qualitativi e ambientali, spesso anticipando i temi della transizione verde, con l’intento di migliorare il benessere delle persone e trasmettere un pianeta sano alle generazioni future.

Con la consapevolezza che si stanno aprendo nuovi mercati dove i processi produttivi sostenibili saranno sempre più determinanti sulla crescita, sull’aumento delle vendite, e quindi, del fatturato aziendale.

«I consorzi – aggiunge la presidente Rota – sono dei presidi essenziali che porteranno grandi risultati in termini di sviluppo e miglioramento del tessuto produttivo, ancora di più nei prossimi anni perché all’interno di essi trovano la perfetta combinazione di elementi fondamentali per la tutela dell’ambiente e della biodiversità e delle produzioni identitarie».

«È per questo – continua Stefania Rota – che quando abbiamo creato la nostra campagna promozionale abbiamo pensato a far emergere la qualità, la tradizione e il territorio. I consumatori ci chiedono che il prodotto sia sano e prodotto nel pieno rispetto dell’ambiente. Con il claim “Buoni secondo natura” vogliamo racchiudere tutto ciò».

Prima di passare la parola a Francesco Pizzagalli, presidente Ivsi – Istituto valorizzazione salumi italiani, il moderatore Rosario Branda ha voluto sottolineare come «uno sviluppo è partecipato se c’è condivisione dei valori» e che «sviluppo responsabile vuol dire trovare soluzioni ambiziose che promuovano esperienze reali di economia circolare».

Intervenuto in video perché bloccato a Como dal maltempo, Pizzagalli ha ricordato la calorosa accoglienza ricevuta nei suoi precedenti incontri in Calabria. Poi è entrato nel vivo del suo intervento sottolineando che «il modello di sviluppo economico che ci ha accompagnato in questo tempo non ha futuro; soprattutto negli ultimi due anni ce ne siamo accorti. Siamo davanti alla necessità di cambiamenti di modello di sviluppo economico, si deve passare dall’economia del tanto all’economia del meglio. La sostenibilità non è solo ambiente, dobbiamo ripensare al presente per costruire il futuro… con una governance in grado di dare valore al capitale umano… le persone sono un valore e si è sostenibili quando queste persone vengono valorizzate per quello che sono capaci di fare e dare».

Sempre per Ivsi è intervenuta Monica Malavasi, direttrice dell’istituto. «All’estero molte volte dire salumi italiani significa dire Calabria e soprattutto Salumi DOP. Il nostro obiettivo – spiega – è quello di aiutare le nostre aziende a governare i cambiamenti che sopraggiungono».

La docente del Dfssn Unical di Scienze e tecnologie alimentari Monica Rosa Loizzo ha invece sottolineato che i Salumi DOP Calabresi rappresentano un alimento sano e in grado di apportare perfino valori nutraceutici; questo grazie alla capacità delle aziende produttive di innovare e di dedicare attenzione ai bisogni del consumatore pur mantenendo viva la tradizione.

La parola è passata poi al dirigente generale del Dipartimento agricoltura e risorse agroalimentari della Regione Calabria Giacomo Giovinazzo. «L’elemento importante della norcineria calabrese è che la sua tradizione è connessa con le comunità locali. In passato ogni famiglia allevava il maiale e ogni territorio produceva salumi di grande qualità. Questo modello è stato importato dalle aziende che hanno fatto della tradizione l’elemento primario delle proprie produzioni».

«Come Regione Calabria – aggiunge Giovinazzo – abbiamo e stiamo investendo molto sul promuovere le produzioni di eccellenza (DOP e IGP) così come stiamo investendo molto sul biologico, sull’agricoltura integrata e sull’agricoltura sociale. Con la consapevolezza che tutto questo deve essere messo a sistema con connessioni economiche che vadano bene per tutto il Paese e che abbiano ricadute di sviluppo nel nostro territorio».

«Dobbiamo guardare tutto con una visione nuova» è il concetto espresso da Luigi Polizzi, direttore generale delle Politiche internazionali e dell’Unione europea del Mipaaf. «Dobbiamo offrire un prodotto che sia ricco di alti valori aggiunti: rispetto dell’ambiente, sostenibilità economica e sociale. Dobbiamo comunicare al consumatore che i prodotti certificati DOP e IGP contengono tutti questi elementi. Bisogna rendere consapevole il consumatore che c’è un sistema produttivo migliore che costa un po’ di più, ma ciò che paga in più è la maggiore qualità».

A chiudere il convegno è stato l’assessore alle Politiche agricole e sviluppo agroalimentare della Regione Calabria Gianluca Gallo. «Scontiamo un gap con le altre regioni ma i nostri imprenditori si sono organizzati. Il Consorzio di Tutela dei Salumi di Calabria DOP è una testimonianza importante». Ed ha aggiunto: «Una delle parole chiave per aumentare le vendite è promozione: solo attraverso una comunicazione importante possiamo rendere visibile la vera essenza della nostra regione e del valore delle nostre produzioni. La promozione del prodotto trascina il territorio».

Al termine della tavola rotonda è stato mostrato ai presenti la campagna di promozione realizzata dal Consorzio di tutela dei salumi di Calabria DOP.

La serata si è conclusa con una degustazione di Salumi DOP di Calabria, allietata dalla musica del cantautore calabrese Cataldo Perri che ha realizzato la colonna sonora dello spot televisivo attualmente in onda sulle reti nazionali. 

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