La comunicazione appena arrivata, da parte del Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese, dell’interruzione del servizio idrico per una riparazione urgente sulla condotta addutrice è l’ennesima conferma della inesistenza di una seria politica regionale su un diritto fondamentale per i cittadini.
Ed è la conferma di quanto denunciato ieri dal sindaco Voce e dagli altri sindaci dei comuni capoluogo, dall’Anci e dall’Upi a Lamezia sulle gravi carenze del sistema idrico calabrese.
Oggi a Crotone, ieri a Catanzaro, domani a Reggio Calabria. Non c’è giorno che in un grande o piccolo comune calabrese non ci sia un problema relativo al servizio idrico.
Un tema per troppo tempo trascurato e che, per la prima volta, ed è stata questa amministrazione a sollevarlo, deve essere affrontato in maniera seria e risolutiva.
Non possono più essere i cittadini a pagare lo scotto dell’assenza di visione politica che ha caratterizzato per decenni l’azione amministrativa regionale su un tema fondamentale.
Così come non possono essere i sindaci e i singoli comuni a caricarsi quotidianamente di questa cecità amministrativa.
Bene hanno fatto, dunque, i sindaci dei comuni capoluogo a mobilitarsi ed a mobilitare i comuni calabresi.
Siamo al loro fianco, così come al fianco dei cittadini, consapevoli che è necessario cambiare rotta e porre al primo posto nell’agenda regionale la riforma del sistema idrico integrato.
Non è più possibile rinviare e chi ha responsabilità al riguardo se le assuma perché l’acqua è un diritto primario che non può essere negato alle comunità.