Una sintesi ragionata, incentrata sulla Sezione Aurea applicata non solo alle complesse architetture degli edifici sacri del Promontorio Lacinio e della polis di Kroton ma anche all’articolato tessuto urbanistico della città-stato achea in un momento di espansione e di riorganizzazione urbanistica: questo è stato l’obiettivo della presentazione-conferenza “ARITHMOS”: l’origine di tutto – Orizzonti pitagorici nella polis di Kroton tra archeologia e architetture templari”, tenutasi mercoledì 22 settembre, presso Parco Pitagora, a cura di Paolo Nereo Morelli, scrittore crotonese nonché cultore di storia, architettura e topografia antica.
Nell’ambito dell’evento culturale, organizzato dal Consorzio Jobel, Morelli ha dimostrato come “il tempio greco rappresenterebbe la più impegnativa realizzazione dell’architettura greca antica, la codificazione che già in età arcaica fu sviluppata per le architetture templari per poi diventare con l’ellenismo il linguaggio universale per i popoli d’Oriente e Occidente”. Gli studi dell’archeologo spiegano magistralmente come la Sezione Aurea possa essere stata la condicio sine qua non per l’edificazione degli edifici sacri. Attestano, inoltre, che gli intrinseci contenuti di questi monumenti, sulla base di scrupolose osservazioni, hanno fornito le inconfutabili testimonianze della sperimentazione e dell’applicazione del Teorema di Pitagora nonché le basi dell’applicazione del Pi greco che anticiperebbero di qualche secolo concetti della geometria euclidea.
“Il Museo di Pitagora si attesta sempre più centro di approfondimento scientifico, tutto fa riferimento al numero e al suo significato pitagorico, dagli exhibits alla struttura museale e agli allestimenti” ha dichiarato Santo Vazzano, presidente del Consorzio Jobel, alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Crotone, Rachele Via, ben lieta del percorso di recupero della storia avviato a Parco Pitagora per rafforzare l’identità crotoniate nei numerosi partecipanti all’evento.
A suggellare l’incontro è stato il Maestro orafo Michele Affidato che ha omaggiato Morelli di una sua opera realizzata in lamina d’argento, raffigurante la copertina del libro “Le Dimore degli Dei” dello stesso autore.