Il caos Sacal sembra esser rientrato grazie alle promesse fatte dalla Regione Calabria intenzionata a rilevare tramite FinCalabria l’intero pacchetto azionario privato.
Purtroppo, in tutto questo marasma si perde il reale ruolo del sistema aeroportuale calabrese che dovrebbe permettere ai cittadini di esser collegati al resto d’Italia in maniera agevole.
Sempre pochi gli aerei dagli scali di Crotone e Reggio Calabria ma anche relativamente pochi i voli dallo scalo di Lamezia terme i cui prezzi lievitano vistosamente a causa dell’elevata richiesta di persone che vogliono riabbracciare i propri cari e trascorrere le festività in famiglia.
Il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone ricorda che il sistema aeroportuale calabrese in questo periodo non trasporta turisti ma cittadini nati e cresciuti in Calabria che vorrebbero semplicemente tornare a casa!!!
Spesso, queste persone si trovano a pagare un prezzo altissimo, il “caro biglietto”; un volo di andata e ritorno costa nella settimana del santo natale dallo scalo pitagorico circa 460 euro. Demoralizzanti i tentativi di poter scendere con altri mezzi pubblici in quanto da Milano in bus il costo si attesta a circa 250 euro con 21 ore di viaggio.
In Calabria, una terra che vede partire quotidianamente ragazzi alla ricerca di fortuna altrove, è importantissimo vista le criticità che si registrano per le strade e per i treni disporre di una rete aeroportuale operativa con voli studiati appositamente per permettere ai calabresi residenti fuori regione di poter tornare.
Il gestore aeroportuale, mentre continua ad elaborare piani industriali con cadenza quasi annuale, ovviamente mai resi pubblici, non investe nulla nello scalo pitagorico con la complicità della politica locale, regionale e nazionale.
Le promesse di interventi volti all’attivazione dell’ILS sono svanite nel nulla nonostante i disagi che spesso si registrano ed al tempo stesso gli annunci di nuovi incentivi volti ad attirare compagnie aeree nello scalo non hanno prodotto alcun risultato, forse erano in fondo erano solo semplici promesse.
Il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone è seriamente preoccupato anche dell’indifferenza con cui viene gestito l’allarme che viene diffuso dai vigili del fuoco in distaccamento presso l’aeroporto. Qualora i vigili del fuoco dovessero abbandonare lo scalo per problemi igienico sanitari significherà inevitabilmente la sua chiusura.
È gravissimo che ad oggi la Sacal non abbia provveduto a risolvere questo problema nonostante i finanziamenti ricevuti della regione Calabria negli ultimi mesi. Grave è anche il silenzio della prefettura che, pur a conoscenza della situazione, non ha organizzato un tavolo istituzionale per cercare di risolvere il problema.
Uno scalo così precario non potrà mai far da attrattore ad alcuna compagnia e di certo è contro lo spirito di rilancio con cui la stessa società lametina aveva ottenuto nel 2017 la sua gestione trentennale.
Il Comitato amaramente prende sempre più atto che l’aeroporto dello Jonio non ha futuro con l’attuale gestione Sacal; la prospettiva di un commissariamento della stessa o la revoca della convenzione potrebbero essere il male minore in questo momento e una positiva opportunità.
Davanti a tutto questo, la politica crotonese rimane inerme e silenziosa mentre i cittadini vedono sempre più limitata la loro libertà di poter partire e poter tornare.
Il Direttivo
Comitato Cittadino Aeroporto Crotone