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Mastrobuono, apriremo box specialistici contro carenza medici
Sul Pronto soccorso dell’ospedale Annunziata di Cosenza pesano due questioni rilevanti.
A tracciare il quadro della situazione attuale del nosocomio è stata la commissaria dell’Azienda ospedaliera Isabella Mastrobuono.
Una questione è di tipo strutturale, che accentua la criticità attuali perché non consente la gestione adeguata dei pazienti covid e la separazione dai pazienti non positivi al virus. Una boccata d’ossigeno arriverà con l’apertura di ventuno posti letto nel reparto dell’Obi (osservazione breve intensiva) che dovrebbe avvenire il 13 gennaio, grazie ai quali si avranno spazi di gestione più adeguati, pur dovendo comunque ristrutturare gli spazi destinati al Pronto soccorso. L’altra problematica riguarda la mancanza di personale e la difficoltà a reperirlo. Al momento sono otto su quattordici i medici in servizio per gestire le urgenze all’Annunziata.
“Le assunzioni non sono un problema solo cosentino – ha spiegato la Mastrobuono – richiedono tempi lunghi e c’è una carenza di risposta da parte dei medici. Il problema per la parte strutturale è avere il tempo e i modi per poter ristrutturare. Per il personale abbiamo fatto l’impossibile, ma non avendo risposte dobbiamo trovare soluzioni utilizzando le risorse umane interne”.
La novità è rappresentata dalla realizzazione di tre box, rispettivamente per pazienti cardiologici, neurologici – già attivi – e ortopedici, dove verranno impiegati medici non del Pronto soccorso, dunque utilizzati da altri reparti, per prendere in carico il paziente ed effettuare le prime cure e il monitoraggio, in attesa di essere stabilizzati e trasferiti in reparto. Intanto, sono state avviate le procedure per istituire trentaquattro nuovi posti letto nel reparto di Terapia intensiva dell’Annunziata che si aggiungono ai diciannove esistenti. Sui tempi ancora non ci sono certezze. (ANSA).
“Le assunzioni non sono un problema solo cosentino – ha spiegato la Mastrobuono – richiedono tempi lunghi e c’è una carenza di risposta da parte dei medici. Il problema per la parte strutturale è avere il tempo e i modi per poter ristrutturare. Per il personale abbiamo fatto l’impossibile, ma non avendo risposte dobbiamo trovare soluzioni utilizzando le risorse umane interne”.
La novità è rappresentata dalla realizzazione di tre box, rispettivamente per pazienti cardiologici, neurologici – già attivi – e ortopedici, dove verranno impiegati medici non del Pronto soccorso, dunque utilizzati da altri reparti, per prendere in carico il paziente ed effettuare le prime cure e il monitoraggio, in attesa di essere stabilizzati e trasferiti in reparto. Intanto, sono state avviate le procedure per istituire trentaquattro nuovi posti letto nel reparto di Terapia intensiva dell’Annunziata che si aggiungono ai diciannove esistenti. Sui tempi ancora non ci sono certezze. (ANSA).