«In città abbiamo attivato lo Sportello autismo, affidato alla sezione locale dell’associazione italiana dei genitori, Angsa». Lo afferma, in una nota, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, che prosegue: «Si tratta di un ampio progetto di accoglienza e sostegno dei bambini e ragazzi che soffrono di disturbi dello spettro autistico, insieme alle loro famiglie. Era necessario e doveroso dare loro un punto di riferimento, sul presupposto che nessuno debba rimanere indietro oppure isolato. L’obiettivo è creare nel territorio spazi di assistenza dedicata, anche in ambito scolastico, attraverso una rete di specialisti e operatori qualificati. Peraltro, lo Sportello – rimarca la sindaca – si occuperà di sensibilizzare la comunità locale, di far conoscere le problematiche sociali e relazionali legate all’autismo e ai disturbi generalizzati dello sviluppo, in modo da favorire e facilitare l’inclusione dei bambini e ragazzi interessati, assieme promuovendo una cultura dell’accoglienza che ne consenta la piena integrazione». «Scopo primario dell’iniziativa – sottolinea la sindaca Succurro – è accrescere, in tutta l’area territoriale del distretto di San Giovanni in Fiore, lo spirito solidaristico e la giusta consapevolezza rispetto alla tematica, attraverso programmi specifici, volti anche a favorire l’abilitazione e lo sviluppo delle competenze, quindi l’autonomia delle persone seguite. Verranno individuati spazi fisici per fornire stimoli educativi e ambientali. Ci saranno, inoltre, programmi avanzati per lo sviluppo degli apprendimenti e delle relazioni sociali, con l’impegno ad accogliere persone segnalate dall’Asp di Cosenza e dai Servizi sociali territoriali dell’Ambito di San Giovanni in Fiore. La modernità di un Comune – conclude la sindaca Succurro – si misura in primo luogo dall’attenzione per i più fragili e dalla concretezza degli interventi in materia».
San Giovanni in Fiore: il Comune attiva lo Sportello autismo insieme all’Angsa, “era necessario e doveroso – dice la sindaca Succurro – dedicare a bambini e famiglie questo punto di riferimento, con un progetto di sostegno e integrazione”
76