Le manifestazioni di disagio e di disperazione che ci provengono dal carcere di Catanzaro, le preoccupanti statistiche sulla crescente popolazione carceraria, la pandemia che negli istituti carcerari rende ancora più difficile la permanenza in celle sovraffollate, ci impongono di dover fare qualcosa, nella consapevolezza che la solidarietà verso esseri umani che hanno commesso un errore e che in qualche caso attendono un processo che decida la loro sorte, sia un imperativo morale ineludibile anche in tempi difficili come quelli che tutti noi stiamo vivendo.
E’ stato perciò nella convinzione di potere e dovere dare un segnale partendo dalle istituzioni che insieme ai consiglieri comunali Andrea De Vona ed Antonella Passalacqua, abbiamo proposto, ad inizio consiliatura che il Comune di Crotone si facesse promotore di una convenzione con il locale istituto carcerario circondariale che possa consentire a reclusi senza alcuna pericolosità sociale e che abbiano maturato il diritto alla semilibertà, di scontare il residuo di pena, svolgendo lavori socialmente utili in favore della Comunità e quindi del Comune ci Crotone.
Immediato è stato il riscontro positivo da parte dell’Istituzione carceraria con la quale ho personalmente collaborato al fine di redigere uno schema di convenzione condiviso. Respinte al mittente perciò le ignoranti invettive di chi addirittura ha inteso tacciare il Consiglio Comunale di neo schiavismo se non di filo nazismo e questo, lo evidenziamo, a fronte di un programma di reinserimento sociale adottato in tutta Italia, e mai come in questo caso, la bassezza della critica qualifica chi offende, ci siamo dovuti confrontare con i dubbi amletici di un’Amministrazione che nell’arco di pochi mesi ha prima manifestato il proprio assenso, per poi ritirarlo, per poi nuovamente concederlo.
Non appena nominato il nuovo assessore al verde pubblico, considerato che proprio il verde ed il decoro urbano sono i settori che maggiormente dovranno e potranno giovarsi del
lavoro volontario dei detenuti, ho sollecitato il completamento degli adempimenti ad onor del vero non certamente insuperabili.
Ne ho ricevuto ampie rassicurazioni. Per amore di verità debbo evidenziare come ampie rassicurazioni mi erano state pure fornite a più riprese anche dal Sindaco della Città, in Consiglio Comunale in replica alle mie interrogazioni, più e più volte. Ancora debbo aggiungere che numerosi consiglieri comunali, si sono formalmente offerti di farsi integrale carico delle spese relative all’assicurazione obbligatoria dei futuri lavoratori, ma neppure questo allo stato è stato risolutivo. Non possiamo perciò che votarci allo spirito umanitario degli amministratori, affinchè si
voglia recuperare il tempo perduto. Mi ripropongo inoltre di suggerire la medesima opportunità di favorire il reinserimento dei detenuti tramite il lavoro ad altri enti locali che una tale possibilità potrebbero favorire e sono certo che una tale opportunità non sarà ignorata. Questo ritengo urgente fare in quanto il reinserimento sociale per il tramite del lavoro e quindi l’espiazione di una giusta pena in un’ottica riparatoria, al di là dei benefici pure non 2 trascurabili che potranno derivare alla nostra Comunità, consente per chi sconta una pena, di coltivare la speranza, il bene più prezioso.
Consigliere Comunale
Avv. Fabrizio Meo