Ho letto , seppur in ritardo , il comunicato stampa dell’amministrazione comunale di Crotone riguardante l’avviso pubblico del Ministero della Transizione Ecologica per la selezione di proposte per la realizzazione di siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse. E da cittadino attento alle dinamiche in atto nella propria città , senza nessun intento polemico , mi corre l’obbligo di esprimere alcune mie considerazioni . Il comune di Crotone , seppur in zona Cesarini, ha inviato alla regione Calabria una propria segnalazione per candidare un area industriale dismessa come sito per la produzione di idrogeno verde. Alla missiva , almeno non vi è cenno nel comunicato stampa , non era allegato nessun progetto strategico complessivo sull’intero perimetro delle aree industriali dismesse e sull’intero ciclo dell’energia . Non vi era nessun cenno alla creazione di un distretto tecnologico dell’Efficienza Energetica, delle Energie Rinnovabili e della Green Economy . Ma al di là di queste considerazioni generali , l’area individuata dal comune di Crotone, in sinergia con il Corap , sembrerebbe ,a prima lettura, non avere le caratteristiche di “area industriale dismessa” , e faccio quest’affermazione perché da notizie in mio possesso pare che l’area individuata sia un area a prevalente interesse commerciale . Area che , tra l’altro, non ha neanche le caratteristiche dei siti di realizzazione degli investimenti per come richiesto dall’avviso , in particolare dal capitolo 2.3 . A tutto questo si deve inoltre aggiungere che l’area individuata è di piccole dimensioni , mentre per impianti di quel genere servono estensioni di terreno molto più ampie . In tutto questo vi è da rimarcare che la Regione Calabria era già sul punto d’inviare , motu proprio , la documentazione richiesta all’ Agenzia Nazionale per la Coesione Territoriale con l’indicazione di tutte le aree industriali dismesse sul territorio calabrese , tra le quali ,anche in questo caso da notizie in mio possesso, un area industriale dismessa del comune di Crotone, individuata nell’ex area Sensi. Ad onor del vero , e per amore della verità , la segnalazione del comune di Crotone , sulla scia di una tradizione ormai consolidata , è arrivata in Regione Calabria , ente selezionatore dei progetti d’investimento , due giorni prima della scadenza prevista . Circostanza che , in ogni caso, non ha impedito al dipartimento regionale dell’ambiente di fare propria la segnalazione pervenuta dal comune . P. S. Ci è stato riferito da “fonte autorevole” che l’amministrazione comunale stia facendo girare voce su una possibile proroga riguardante il bando in oggetto . Cosa che trovo oltremodo strana stante la necessità impellente da parte del governo di chiudere , nel più breve tempo possibile, il maggiore numero di bandi previsti dal PNRR . E pur trovando strano questo modo di procedere , tutto basato su quella che è ormai una tradizione consolidata dentro il palazzo comunale di Crotone , una tradizione orale che , il più delle volte , non trova riscontro nelle carte , ma piuttosto nei desiderata degli amministratori , come , del resto , già avvenuto con la comunicazione , tutta da appurare , del passaggio alla fase di controllo successiva di tutti i Contratti Istituzionali di Sviluppo, dicevo che pur trovando strano questo modo di raccontare i fatti e gli accadimenti amministrativi mi auguro che questa loro speranza possa trovare rispondenza alla realtà . E mi auguro che ci sia questo rinvio perchè questo permetterebbe alla maggior parte dei giovani consiglieri comunali , di maggioranza e di minoranza , di poter svolgere ed esercitare la funzione e il ruolo loro assegnati dal popolo sovrano . Quella di essere sentinelle e punti di riferimento delle attività amministrative poste in essere in essere dal sindaco e dalla giunta . E di fare tutto questo nell’esclusivo ed unico interesse della loro comunità . Sine qua non.
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