Con la venuta dell’esercito si riaccende la questione della bonifica dell’ex sito industriale che da trent’anni attende di essere realizzata, al momento caratterizzata da una fase di stallo legata allo smaltimento dei rifiuti pericolosi e si fa sempre più concreto e palpabile il rischio che tutte le scorie presenti in loco non cambino residenza – restando sempre a Crotone – ma solo indirizzo, trasferendosi in loc. Columbra.
Per anni ci siamo battuti contro lo sfruttamento ambientale del nostro territorio per evitare che i rifiuti della bonifica fossero abbancati a Giammiglione o a Columbra, a tutela della salute di tutti i nostri concittadini e pertanto riteniamo necessario che si concretizzi quanto stabilito nel POB2, in principal modo lo smaltimento fuori dal territorio crotonese dei rifiuti altamente inquinanti, soprattutto in considerazione di quanto già l’area di Crotone sia contaminata e degli evidenti danni derivanti questa condizione.
Vista l’assenza di trasparenza di molti soggetti coinvolti nel processo di bonifica, alcuni dei quali puntano a trarre il maggior profitto possibile a scapito della tutela del territorio e della salute pubblica, pensiamo sia utile coinvolgere direttamente la cittadinanza crotonese sulle scelte che segneranno il suo futuro, anche con una consultazione referendaria.
E non si dica che non c’è più tempo perché, dopo venti anni in cui poco o nulla è stato fatto, non è accettabile ignorare la volontà della nostra comunità.
Il Presidente
Filippo Sestito