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Crotone, Akrea: Emergenza rifiuti, lo stato dell’arte

Redazione

L’emergenza rifiuti di questi giorni, dovuta a problematiche dell’intera filiera regionale, sembra essere avviata finalmente a conclusione dopo le “incomprensioni” tra il Comune di Crotone e la Regione, che hanno in qualche modo tardato la definizione delle rispettive competenze circa la soluzione del problema.

Per il cittadino, che comprensibilmente stenta a entrare nelle dinamiche tecniche e amministrative, ecco qual è lo stato dell’arte.

L’ultima ordinanza sindacale di ieri 22 luglio, emanata dopo il parere espresso dall’Arpacal, a motivo di tutela della salute pubblica, incarica Akrea di provvedere allo sgombero dei cumuli di rifiuti (oltre 600 tonnellate) ammassati lungo le vie cittadine, “mettendoli in riserva” per il successivo conferimento presso il Tmb di Ponticelli.

In ottica di una tempestiva esecuzione di quanto ordinato, Akrea, che nel frattempo svolge, oltre al servizio della raccolta differenziata, anche l’ordinario servizio di raccolta di Rsu (circa 90 tonnellate al giorno è la produzione giornaliera in città nel periodo estivo), già da questa notte si attiverà per rimuovere i cumuli di Rsu stradali utilizzando mezzi propri e con l’ausilio di un fornitore qualificato, che verrà impiegato in specifiche aree cittadine sotto sua supervisione.

Detto fornitore metterà a disposizione idonee attrezzature (semirimorchi) per effettuare la “messa in riserva” nell’area identificata e autorizzata dal Comune, ovvero nello spazio prospiciente il magazzino di Akrea situato in via Corridoni di proprietà della partecipata e in concessione d’uso al Comune.

Il caricamento dei semirimorchi avverrà direttamente presso i siti di raccolta, tramite attrezzatura “gru con polipo”, e non verrà effettuata alcuna attività di trasbordo tra automezzi, per evitare operazioni di trasferenza che richiederebbero complessi adempimenti tecnici.

A sua volta il Comune definirà un puntuale piano di smaltimento che prevede entro 72 ore lo svuotamento dei semirimorchi, al fine di evitare problemi di sicurezza igienico-sanitari e di deterioramento dell’attrezzatura.

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