«La totale mancanza della cultura della prevenzione sta distruggendo il nostro Paese che ne paga le conseguenze, lo stiamo vedendo ora con quanto sta accadendo tra il Nord in balìa dei nubifragi e il Sud travolto da caldo e incendi. Qui è mancata la più elementare prevenzione, si arriva sempre all’ultimo momento, sperando piuttosto che non succeda nulla. Così come proviamo a fare prevenzione investendo sulle rinnovabili per evitare, a livello climatico, che succedano catastrofi come queste, sarebbe altrettanto utile che il Governo investisse o chiedesse alle amministrazioni pubbliche di investire sulla prevenzione. Dal canto nostro, quindi relativamente alle rinnovabili, meno emissioni di Co2 potrebbero influire a livello di tempo per ristabilire ordine a livello di catastrofi naturali». Lo ha dichiarato Veronica Pitea, presidente di ACEPER (Associazione dei Consumatori e Produttori di Energie Rinnovabili), l’associazione che riunisce 10.000 impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, pari a oltre 7.000 associati per una potenza installata complessiva che supera i 2 GWp, che anticipa anche un’iniziativa di ACEPER: «La classe politica deve intervenire subito. Lo si vede anche nel settore delle rinnovabili dove sono stati fatti passi avanti ma non sufficienti per determinare una svolta nella direzione delle comunità energetiche, che stanno ancora aspettando le regole sugli incentivi. Il mancato uso delle energie rinnovabili sta compromettendo il nostro futuro ma anche quello dei nostri figli».
MALTEMPO: PITEA (ACEPER), ‘SITUAZIONE CATASTROFICA, POLITICA HA ATTESO PER TROPPO TEMPO’
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