Avvistamenti di uno stormo di cicogne bianche – circa una ventina di esemplari – sono stati segnalati tre giorni fa e anche ieri lungo il corso del fiume Esino, nella zona di Pianello Vallesina. Un fenomeno diventato virale grazie ai social (su Facebook decine di post con foto, in poche ore) ma comunque evento “non raro in quest’area, con le Marche e il monte Conero al centro della traiettoria migratoria delle cicogne dalle aree di nidificazione del nord est ai quartieri di svernamento a sud ovest, in Africa”, spiega Pierfrancesco Gambelli, responsabile del servizio di polizia provinciale. “Quello che colpisce – aggiunge l’esperto – è la migrazione anticipata rispetto al periodo tradizionale, di solito in settembre”. Stranezze del periodo, tra ondate di caldo e siccità da record (anche nell’Esino, come nel fiume Cesano, sono confermate grandi morie di pesci), ma potrebbe trattarsi – spiega Gambelli “non di una migrazione vera e propria, ma di piccole tappe di avvicinamento in cerca di condizioni migliori”.
“In particolare – aggiunge – da parte dei giovani esemplari che per le particolari condizioni climatiche delle aree di nidificazione potrebbero essersi sviluppati in anticipo. Le cicogne transitano lungo le aree campestri, in cerca di piccoli rettili, roditori, anfibi”. Ci sono stati avvistamenti a pochi km dall’area della Riserva naturale regionale di Ripa Bianca di Jesi, una garzaia molto florida, in cui sono state collocate sagome di cicogne bianche e piattaforme nella speranza di attirare coppie in nidificazione.
Le cicogne passano e si lasciano fotografare, ma ancora nessun piccolo nella zona.