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Progetto TuNur, energia solare da deserto Tunisia a Europa

Redazione

La società inglese leader nel settore delle rinnovabili TuNur Limited ha dichiarato di aver depositato al ministero tunisino dell’Energia, delle miniere e dell’energia rinnovabile la richiesta per la realizzazione del grande progetto di centrale solare nel deserto tunisino, denominato TuNur.

La rivoluzionaria centrale a specchi e pannelli solari convergenti vedrà la luce nell’area di Rjim Maatoug, nel governatorato di Kebili, ed esporterà parte dell’energia elettrica prodotta verso Malta, Italia e Francia tramite tre distinti cavi sottomarini. Dai rispettivi punti di approdo, l’elettricità verrà poi re-distribuita anche nel Regno Unito e in Germania e Svizzera.

A realizzare il progetto un consorzio di aziende al 50% tra Nur Energie e alcune società di investimento di Tunisia e Malta.

Secondo i primi studi, la produzione di elettricità del complesso, stimata in circa 4,5 gigawatt, sarà sufficiente a soddisfare la domanda di almeno 5 milioni di case in Europa. Kevin Sara, direttore esecutivo di TuNur, ha riferito ai media che la prima fase del progetto, del valore di circa 1,6 miliardi dollari, potrebbe essere operativa già entro il 2020 con l’approdo di un cavo sottomarino a Malta.

L’Italia e la Tunisia del resto stanno portando avanti da tempo lo studio del progetto Elmed per la realizzazione di un cavo elettrico sottomarino in grado di collegare la Tunisia alla Sicilia.

Il progetto TuNur nasce come seguito della gigantesca iniziativa tedesca Desertec, che puntava a produrre energia solare su larga scala in Nord Africa, sufficiente a fornire il 15% dell’energia dell’Unione europea entro il 2050. Un progetto del valore di 400 miliardi di euro, forse troppo ambizioso per gli attuali tempi di crisi economica, che infatti non hanno consentito di reperire i fondi necessari.

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