Si è tenuto nei giorni scorsi l’incontro tra Legambiente Calabria e la Sindaca di San Nicola Arcella, Barbara Mele, per promuovere il “Manifesto sulla tutela e valorizzazione degli ecosistemi costieri della Calabria”, presentato e sottoscritto tra Legambiente ed alcuni Comuni della costa dell’alto jonio nello scorso mese di luglio, alla presenza dell’equipaggio di Goletta Verde a Cariati. In quell’occasione, infatti, è nato l’impegno di valutare insieme azioni e percorsi praticabili per aiutare il territorio a migliorare gli indicatori ambientali e permettere a San Nicola Arcella di puntare su un turismo non di massa, ma di qualità per come accade nelle Cinque Terre.
Legambiente Calabria ritiene che su questo fronte tutti i soggetti istituzionali interessati debbano fare la loro parte per non permettere che uno dei posti più suggestivi della Calabria, come l’Arcomagno, risulti ancora oggi interdetto ai visitatori per problemi che riguardano il dissesto idrogeologico e la sua sicurezza. A rappresentare l’Associazione del Cigno Verde, nel corso dell’incontro, il presidente regionale Francesco Falcone, il membro di segreteria Carlo Gaglianone ed il vice presidente del circolo di Belvedere Sergio Arcuri.
San Nicola Arcella è un centro dell’alto tirreno cosentino che eccelle per la sua bellezza e per la qualità del paesaggio e per la registrazione di alte presenze turistiche. Nel 2016 la spiaggia dell’Arcomagno è entrata nelle 13 spiagge più belle d’Italia selezionate dal popolo del web nel concorso lanciato su internet da Legambiente nazionale “La più bella sei tu”.
Le zone costiere rivestono un ruolo di fondamentale importanza non solo per il loro intrinseco valore ecologico e paesaggistico, ma anche perché rappresentano un collegamento necessario per i trasporti e le attività commerciali, e costituiscono una fonte rilevante di alimenti e di materie prime, basti pensare alle attività economiche come la pesca. Senza contare, inoltre, il ruolo strategico nell’ambito del turismo, visto che i circa 8.000 km di coste italiane ospitano tra gli habitat naturali più attraenti. I litorali, però, sono soggetti a seri problemi quali il degrado degli habitat, lo sfruttamento eccessivo delle risorse, il dissesto idrogeologico, l’inquinamento delle acque, etc. Elementi, questi, che rendono necessario un approccio più integrato, in grado di coinvolgere tutti i soggetti interessati, siano essi pubblici e privati, compresi la società civile e gli operatori economici, e di sviluppare un sistema di gestione integrata che consenta di mettere in atto politiche efficaci sul piano economico, sociale ed ambientale.
“Riteniamo urgenti – dichiara Legambiente Calabria – interventi mirati per la messa in sicurezza dell’Arcomagno e del sentiero di accesso prima della prossima estate. Non possiamo pensare di attendere i fondi del Patto della Calabria: la Regione deve trovare immediatamente le risorse economiche da mettere in campo affinchè l’Arcomagno sia già fruibile per i calabresi ed i tanti turisti che visitano la nostra terra. Noi faremo la nostra parte con la Sindaca e l’Amministrazione comunale per attivare azioni ed iniziative che possano migliorare le performances ambientali e di sostenibilità di San Nicola Arcella, puntando sul turismo di qualità e migliorando i servizi e l’offerta turistica. Confidiamo nelle risposte della politica, ma non permetteremo che si giunga alla prossima stagione estiva per intervenire: adesso e subito i fondi per la messa in sicurezza dell’Arcomagno”.