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Urbanistica Crotone: approvata la delibera di costituzione dell’Ufficio Piani

Redazione

E’ stata approvata dalla Giunta Comunale la delibera di costituzione dell’Ufficio Piani (UP) e il riavvio del procedimento di redazione del Piano Strutturale Comunale (PSC).

Un risultato importante che costituisce il primo passo verso la redazione e l’adozione degli strumenti pianificatori e ordinatori che necessitano per lo sviluppo armonico della città.

Un risultato ottenuto con la determinazione necessaria a ricomporre le fila di un procedimento per la predisposizione del PSC che ha visto la luce nel 2007, si è arenato nel 2011, è stato recuperato nel 2017 e si è bloccato l’anno successivo, dopo essere passato di mano in mano a vari gruppi di progettazione e aver visto avvicendarsi più dirigenti.

Il lavoro svolto nei mesi scorsi ha consentito di definire l’iter da percorrere per la definitiva adozione non solo del PSC ma anche del tanto atteso Piano Comunale di Spiaggia (PCS), anch’esso avviato qualche anno fa e arenatosi nella giostra degli avvicendamenti.

La costituzione dell’Ufficio Piani rappresenta un passo importante per riavviare i processi incagliati e avviare le nuove pianificazioni.

Nell’atto di indirizzo approvato dalla Giunta Comunale, l’Ufficio Piani – l’uso del plurale è programmatico delle attività dell’Ufficio – non è concepito come uno strumento finalizzato alla sola pianificazione urbanistica, ma più opportunamente come lo strumento che promuova e sostenga “tutte le iniziative di pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale e di programmazione connesse a forme di sviluppo economico e sociale da realizzare sul territorio comunale”.

Oggi più che mai la pianificazione costituisce un’attività complessa che coinvolge più discipline in un approccio olistico alla tematica in trattazione. Viviamo sulla nostra pelle, ancora adesso, gli effetti deleteri di pianificazioni errate, basate sul solo aspetto edilizio -nemmeno urbanistico -; il quartiere Fondo Gesù è emblematico del fallimento di un approccio settoriale e non interrazionale fra componenti urbanistiche, sociali, culturali, antropologiche. Purtroppo la nostra città soffre anche in altre zone non tanto di pianificazione sbagliata ma della vera e propria assenza di pianificazione: il nostro pregevole centro storico, scempiato negli anni sessanta e settanta da dissennati interventi edilizi (troppo spesso inaccettabili superfetazioni) nel colpevole silenzio degli organi comunali di controllo e degli organi di tutela dei beni storici – forse troppo impegnati sul fronte archeologico -, qualche lustro fa è stato oggetto di vari interventi di riqualificazione che, privi di un’adeguata azione di pianificazione integrata, ce lo hanno restituito con nuove infrastrutture realizzate incoerentemente, quasi a voler comporre una sorta di patchwork che sovente ha snaturalizzato il tessuto storico. Cito per ultimo, ma potrei continuare, il rifacimento di viale Gramsci, in cui si è operato sul tratto di lungomare disinteressandosi completamente di pianificarne la riqualificazione integrandola non solo col contesto urbano sia contiguo che remoto (studio dei flussi di traffico, possibilità di reperire parcheggi, inserimento paesaggistico, ecc.), ma anche col contesto storico e sociale. Gli errori commessi non si devono ripetere.

Le trasformazioni del territorio, sia degli spazi costruiti che dell’ambiente naturale, ma anche gli interventi nei campi dell’energia e dei trasporti vanno compresi e governati attraverso un’attività di pianificazione che vede coinvolte sempre più profili professionali altamente specializzati, in grado di trovare le soluzioni migliori ai problemi complessi che si pongono quando si esige che lo sviluppo armonico del territorio avvenga ponendo al centro il benessere e il progresso dei cittadini.

Per raggiungere tale scopo si è deliberato di conferire all’Ufficio Piani il carattere di una struttura complessa; la cui composizione è demandata al Dirigente del Settore IV – Governo del Territorio e Grandi Progetti, che provvederà a formare la struttura permanente dell’UP costituita dal personale dipendente interno al Settore IV e a farla coadiuvare, in funzione delle diverse esigenze, da altre professionalità interne all’Ente, individuate previa intesa con gli altri Dirigenti coinvolti.

L’approvazione della delibera da parte della Giunta disperde come polvere al vento le polemiche che l’improvvida diffusione attraverso gli organi d’informazione della bozza della delibera ha suscitato nei giorni scorsi. Chi esercita il ruolo di guida delle organizzazioni professionali tecniche sa bene, o dovrebbe ben sapere, che gli uffici di piano sono strutture composte da dipendenti dell’Ente a cui l’ufficio appartiene, che si relazionano con figure professionali esterne ove non fosse possibile che l’ufficio rediga in autonomia qualsivoglia tipo di pianificazione.

Così sarà per il nostro Ufficio Piani, che sarà composto da professionalità tecniche che con oculatezza la Dirigente, ing. Clara Caroli, sceglierà fra ingegneri, architetti e geometri, ma anche avvocati, agronomi e altre figure professionali dipendenti del Comune di Crotone, che assolveranno con competenza e zelo alle funzioni loro assegnate, per dare risposte adeguate alle sfide complesse che il governo e la trasformazione del territorio oggi pongono.

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