Una bambina di due anni, giudicata dai sanitari dell’ospedale di Locri in imminente pericolo di vita è stata rintracciata e salvata dopo che aveva lasciato il nosocomio assieme ai genitori i quali non avevano atteso l’esito di alcune analisi, grazie all’intervento dei carabinieri.
La piccola, secondogenita di una giovane coppia, era stata portata in ospedale perché lamentava forti dolori.
Dopo essere stata sottoposta a esami di laboratorio, i medici che l’avevano presa in carico si erano resi conto dell’anomalo valore delle sue piastrine, estremamente basso e a rischio di emorragia interna. Nel frattempo era stato predisposto l’immediato trasferimento al vicino Gom di Reggio Calabria ma proprio in quel momento il medico che avrebbe voluto informare i genitori si era reso conto che i genitori e la piccola avevano lasciato l’ospedale senza dare alcun avviso. Da qui la decisione di contattare la Centrale operativa della Compagnia di Locri che, nel più breve tempo possibile e con indicazioni frammentarie, ha consentito di rintracciare la famiglia, ignara della gravità delle sue condizioni, e di permettere il trasferimento in ambulanza della piccola nell’ospedale di Reggio Calabria dove le condizioni della bambina sono poi migliorate grazie alle cure le sono state praticate. (ANSA).