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“Si è parlato sempre di suicidio. Nessuno aveva ragione di andare a chiedere a chicchessia chi fosse stato perché di omicidio ne parlate voi oggi”.
“Si sapeva – ha aggiunto Pranno rispondendo alle domande di accusa e difesa – che all’epoca si aggiustavano le partite e di giocatori esposti con prestiti usurai. Il Cosenza Calcio era sotto estorsione”.
La Corte preliminarmente ha accettato di acquisire la documentazione presentata da parte della Procura in merito all’inattendibilità delle dichiarazioni di Mario Pranno.
Prossima udienza il 9 gennaio 2023. (ANSA).