Sono indagati per abuso d’ufficio e falso ideologico, il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, il suo vice Francesco Russo, l’assessore al Bilancio e al Personale Maria Teresa Fragomeni e i colleghi ai Trasporti Roberto Musmanno, all’Ambiente Antonella Rizzo e all’Urbanistica Franco Rossi, oltre ai dirigenti dell’ente Bruno Zito e Sergio Tassone, tra il 12 ed il 14 novembre compariranno davanti ai magistrati per essere interrogati in via esplorativa, sul cosiddetto caso “Salvatore Lo Presti”.
La vicenda dell’ex dirigente della Regione che fu sospeso dall’incarico dopo che nel mese di febbraio 2018 finì agli arresti domiciliari per l’inchiesta “la punta” per illeciti presunti legatiad un appalto per il servizio elisoccorso pari a 100 milioni di euro. Salvatore Lo presti, era a capo del dipartimento Tutela della Salute e delle politiche sanitarie dell’ente, sospeso dall’incarico in via cautelare il giorno stesso dell’operazione, il 6 febbraio.
Secondo gli inquirenti avrebbe però la misura è stata violata conta richiesta di essere riammesso in servizio, istanza accolta il 24 settembre scorso quando la Giunta gli assegnò l’incarico temporaneo di reggenza del Settore Sport e politiche giovanili.
A seguito di questa presunta “violazione” la Procura, ha ritenuto di metterlo agli arresti domiciliari, tant’è che la giunta Oliverio ha fatto un passo indietro sulla vicenda che, non ha fatto rientrare l’indagine sulla giunta regionale.