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COSENZA: LA POLIZIA DI STATO CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE

Redazione

La Polizia di Stato è da sempre impegnata nel contrasto alla violenza di genere ed all’occorrenza è pronta a reprimere tutte quelle manifestazioni di prepotenza, maltrattamenti, coercizione e soprusi, portate in essere da persone violente contro le fasce più deboli della popolazione, apparentemente indifese.

Sono solo apparentemente deboli e indifesi, perché le donne e gli uomini della Polizia di Stato concretamente sono da sempre in prima linea nel contrastare i violenti ma sono anche molto vicini, in loro difesa, a tutte quelle persone che subiscono violenze di ogni ordine e grado.

Le attività a tutto tondo della Polizia di Stato contro la violenza di genere, in particolare quelle dedicate alla prevenzione, sono capillari, portate sul territorio e non sempre riempiono le pagine dei quotidiani o sono riportate dai principali telegiornali. Sono attività svolte con dedizione e riservatezza da parte degli appartenenti alla Polizia di Stato, personale altamente formato che si avvale anche di personale medico specialistico ed in stretta collaborazione con le associazioni presenti sul territorio.

Le varie campagne di sensibilizzazione promosse dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che “viaggiano” in tutta la nostra penisola: “……questo non è amore” il Camper itinerante della Polizia di Stato,  “Progetto Bleu Box”, “#cuoriconnessi”, “Bullismo e Cyberbullismo sono reati, pensaci”,  “Una Vita da Social”, “Illegalità no Grazie”, hanno interessato città, paesi e soprattutto molti istituti scolastici anche della nostra provincia.

Questa grande opera di prevenzione e d’informazione della Polizia di Stato, a tratti silenziosa, raccoglie i suoi frutti giornalieri, infatti le denunce e la relativa repressione delle forme di violenza sono in tendenziale aumento e, allo stesso tempo, semina nelle giovani generazioni il rispetto delle regole improntato alla legalità e quindi alla non violenza.

Viene assicurato l’Ascolto Protetto della vittima o delle vittime, considerato che in molti casi purtroppo sono coinvolti dei minori. Viene assicurata la presenza di figure dall’alto profilo professionale già all’atto della denuncia, tutto ciò per assicurare alla vittima un orientamento preciso visto che, dopo aver subito violenza, potrebbe trovarsi disorientata, spaventata ed insicura. 

Il Questore della Provincia di Cosenza, dott. Giancarlo Conticchio, già dall’inizio del suo mandato si è schierato dalla parte dei meno fortunati, dei deboli e delle categorie sociali più indifese.

Il personale della Polizia di Stato risponde ad ogni chiamata di soccorso, anche se la chiamata proviene da un terzo o comunque da un cittadino che vuole mantenere l’anonimato. 

Parte delle segnalazioni, fatte proprio da terze persone, che abbandonano per un attimo l’atteggiamento del “ma chi me lo fa fare”, “meglio farsi i fatti propri”, “sono cose di famiglia meglio non entrarci” ecc., consentono giornalmente di mettere la parola fine a quelle violenze silenziose che sorgono agli onori della cronaca solo dopo tragici epiloghi.

Il Questore dott. Giancarlo Conticchio vuole intervenire prima che le tragedie possano essere consumate per cui il personale della Polizia di Stato della Provincia di Cosenza presta giornalmente la massima attenzione a tale fenomeno. I risultati conseguiti, come si evince dai dati del grafico sottostante dimostrano come, in particolare la violenza di genere, viene vigorosamente arginata.

QUESTURA DI COSENZA PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI – VIOLENZA DI GENERE

Il dato dell’anno in corso non deve far pensare che ci sia stato un incremento di questa tipologia di reati, ma non è altro che il risultato di quel lavoro discreto fatto nell’ultimo anno.

Le persone che subiscono violenze oggi reagiscono, denunciando i loro carnefici;

Le persone terze che sono a conoscenza di violenze subite altrui, oggi segnalano. 

Il cittadino, per quanto di propria competenza, è sempre più integrato nella “squadra sicurezza”.

Si ha la percezione che qualcosa stia cambiando; che il cittadino, vittima o solo testimone di violenze, abbia compreso l’importanza che anche lui può concorrere ad evitare l’irreparabile.

Al riguardo si vuole sottolineare, la massima sinergia con le Procure della Repubblica presenti sul territorio, che si concretizza nella direzione delle indagini e nei successivi provvedimenti restrittivi emessi e puntualmente eseguiti nei confronti dei colpevoli.

Si evidenzia altresì la grande collaborazione fornita dalle Associazioni e dagli Istituti Religiosi, presenti sul territorio dell’intera provincia, dedicati alle persone vittime di violenze e non solo, fornendo loro accoglienza e adeguato supporto psicologico.  

In conclusione, vista l’era delle grandi comunicazioni che stiamo vivendo, si vuole ancora una volta evidenziare l’app YUOPOL della Polizia di Stato che può essere utilizzata da chiunque abbia uno smartphone.   

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