Home » COSENZA: LA POLIZIA DI STATO INTENSIFICA I CONTROLLI IN CITTA’ ED IN PROVINCIA POSITIVI I RISULTATI

COSENZA: LA POLIZIA DI STATO INTENSIFICA I CONTROLLI IN CITTA’ ED IN PROVINCIA POSITIVI I RISULTATI

Redazione

Sta portando i suoi frutti il potenziamento dei servizi di prevenzione e repressione dei reati voluti dal Questore di Cosenza, dr Giancarlo Conticchio, in tutta la provincia.

Nell’ultimo anno infatti la Squadra Mobile ha effettuato arresti di particolare rilievo e sono state deferite all’A.G. oltre 200 persone a conclusione di varie attività di indagine con il coordinamento delle Procure della Repubblica con le quali si lavora costantemente.

Dopo l’arresto dei due rapinatori, di tre scafisti giunti al Porto di Corigliano, dell’arresto per detenzione ai fini di spaccio di un giovane trovato in possesso di oltre un kg di sostanza stupefacente  e di quello effettuato per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico,  si è proceduto negli ultimi giorni all’arresto di un quarantaseienne cosentino condannato in via definitiva alla pena di anni 5, mesi 7 e 26 giorni di reclusione dalla Corte di Cassazione per violenza sessuale aggravata nonché il deferimento all’A.G., in stato di libertà, di una minorenne che, dopo un litigio con il fidanzato, ha colpito quest’ultimo  con un coltello provocandogli ferite da punta  e da taglio che ne hanno reso necessario il ricovero presso l’ospedale di Cosenza. Il pronto intervento degli operatori ha consentito non solo di identificare immediatamente l’autrice del reato ma anche di sequestrare il coltello utilizzato per ferire il giovane fidanzato e dunque cristallizzare gli elementi di prova a carico della minore.

Contestualmente prosegue anche l’azione di contrasto alle organizzazioni criminali che investono gli illeciti guadagni in attività commerciali apparentemente regolari.

A riguardo il Questore di Cosenza ha emesso un provvedimento di revoca di due autorizzazioni di Polizia, precedentemente rilasciate in capo alla stessa persona, una per la raccolta di scommesse sportive e l’altra per la raccolta di scommesse ippiche, disponendo la chiusura immediata delle relative agenzie.

I centri per la raccolta di scommesse possono essere utilizzati dalla criminalità organizzata per il riciclaggio di beni di provenienza illegale, frutto quindi dei lauti guadagni provenienti dalle estorsioni, dei traffici di droga e di ogni altra attività economica delittuosa.

Con la revoca dell’autorizzazione si impedisce il probabile reimpiego in attività legali dei beni di provenienza delittuosa determinando, come è intuitivo comprendere, un vero e proprio rallentamento dei traffici criminali con conseguente forte ricaduta positiva sui beni primari dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Nella consapevolezza di tale importanza la Questura di Cosenza ha potenziato gli strumenti d’indagine volti ad individuare tali meccanismi che, molto spesso, vengono innescati attraverso insospettabili teste di legno.

A riguardo hanno dato esito positivo alcuni controlli amministrativi disposti dal Questore della Provincia di Cosenza nel settore degli apparecchi da gioco autorizzati ai sensi dell’art.10 comma VI lett)b del T.U.L.P.S. e, di conseguenza, saranno a breve adottati provvedimenti negativi nei confronti dei titolari di dette autorizzazioni per irregolarità rilevate nella gestione delle attività.

In tutta la provincia, nell’ultimo anno, sono state richieste 172 autorizzazioni di Polizia, in materia di giochi e scommesse, 35 di queste sono state, dopo attenta istruttoria, denegate e 12 licenze, in precedenza rilasciate, sono state revocate.

 

 

Articoli correlati