A conclusione di una articolata istruttoria la scrivente ha adottato, in data 24.01.20024, un’informativa antimafia a carattere interdittivo a carico di una associazione del territorio operante prevalentemente nel terzo settore.
Il provvedimento fa seguito ad un’articolata istruttoria condotta dal Gruppo interforze antimafia della prefettura che ha accertato l’esistenza di un effettivo rischio di contaminazione mafiosa attraverso la contiguità con elementi appartenenti a sodalizi criminali locali.
Nel corso della disamina procedimentale sono emersi difatti plurimi e “concreti elementi da cui risulta (…).una condizione di asservimento o di potenziale asservimento dell’Associazione da parte della criminalità organizzata”.
In particolare gli elementi raccolti descrivono un quadro di sostanziale continuità tra la struttura organizzativa dell’associazione ed esponenti delle consorterie che depone per una generale situazione di vulnerabilità dell’operatore economico gravato dal provvedimento amministrativo. Tale inquadramento appare confermare peraltro il pervicace tentativo delle cosche di perseguire le opportunità affaristiche negli ambiti commerciali in cui hanno sviluppato un riconosciuto background criminale.