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Crotone: pestaggio a poliziotto, chiuse le indagini per cinque

Redazione

I carabinieri del Comando provinciale di Crotone hanno notificato oggi l’avviso di conclusione indagini alle quattro persone indagate per l’aggressione al poliziotto Giuseppe Sortino dalla cui arma, il 7 ottobre scorso, a Crotone, era partito il colpo che ha ucciso Francesco Chimirri e di un 25enne.

I cinque sono indagati, a vario titolo, per tentato omicidio, aggravato, lesioni personali pluriaggravate, resistenza e violenza a pubblico ufficiale in concorso, porto abusivo e illegale di armi o oggetti atti a offendere, in concorso, nonché per favoreggiamento personale.
I provvedimenti, notificati dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo, sono stati emessi dalla procura della Repubblica di Crotone nei confronti di 4 familiari di Chimirri concordando con i risultati delle indagini condotte dagli investigatori e, in questa seconda fase, corroborate e integrate anche dagli esiti, sia dei rilievi che degli accertamenti tecnici effettuati dai Carabinieri dal Ris di Messina.
Sortino, mentre si stava recando in Questura per prendere servizio, notò una vettura che percorreva la statale 106 a forte velocità e che aveva causato due lievi collisioni con altrettanti veicoli.

Decise quindi di seguirla e si fermò in via don Giuseppe Puglisi nel quartiere Lampanaro, a Crotone, dove, dopo aver richiesto agli occupanti del veicolo, identificati poi in Francesco Chimirri, e nel figlio, spiegazioni sulla loro condotta, era stato aggredito e picchiato, secondo l’accusa, anche con uno sfollagente.
 Nel prosieguo dell’evento, “minuziosamente ricostruito”, riferiscono gli investigatori, dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza private, dai video, realizzati da alcuni cittadini e postati su Tik Tok, e dalle testimonianze rese da altri soggetti, è stato accertato, secondo l’accusa, che il poliziotto, prima percosso solo da Francesco Chimirri e dal suo figlio Domenico, di 18 anni, era stato successivamente raggiunto anche da altri tre familiari, attualmente ancora ai domiciliari, Domenico Chimirri (67), padre della vittima, e Antonio e Mario Chimirri (41 e 36 anni), fratelli di Francesco, che avrebbero proseguito nella loro azione, in diverse fasi, provocando a Sortino lesioni gravissime. Il figlio della vittima, dopo la morte del padre, aveva anche preso la pistola del poliziotto tentando di sparargli senza riuscirci.
Dalle indagini, per l’accusa, è emerso che già dall’inizio della colluttazione, il vice ispettore si era qualificato come un appartenente alle forze di polizia e, come, nonostante ciò, fosse stato aggredito ugualmente.
L’avviso di conclusione indagini è stato notificato anche ad un 25enne crotonese, indagato per favoreggiamento personale. Si tratta di uno degli automobilisti urtati da Chimirri. E’ indagato perché, secondo l’accusa, pur avendo assistito alle fasi iniziali del pestaggio, sentito dagli investigatori ha omesso di riferire circostanze utili alle indagini.
Per la morte di Chimirri l’ispettore di polizia, Giuseppe Sportino, invece è indagato per omicidio colposo in un altro procedimento.

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