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Detenuto vibonese si suicida a Messina, era accusato di omicidio: aperta inchiesta

Redazione

Il detenuto Rosario Primo Mantino, 43 anni, di Vibo Marina, imputato nel processo nato dall’operazione antimafia “Outset” della Dda di Catanzaro scattata lo scorso anno dopo il pentimento di Andrea Mantella, fra i principali collaboratori di giustizia vibonesi, si è tolto la vita impiccandosi nella cella del carcere di Messina.

Nei confronti di Rosario Primo Mantino, la Dda di Catanzaro nel novembre scorso aveva avanzato la condanna all’ergastolo per l’omicidio di Giuseppe Pugliese Carchedi ed il ferimento di Francesco Macrì. Fatti di sangue avvenuti nel 2006.

Mantino era stato condannato anche a 4 anni e 2 mesi per una tentata estorsione, aggravata dalle finalità mafiose, ai danni di alcuni pescatori di Vibo Marina.

Sulle cause che hanno portato al suicidio, la Procura di Messina ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità, specie dopo che una perizia psichiatrica disposta dal gip distrettuale di Catanzaro aveva concluso che Mantino poteva partecipare scientemente ai processi che lo riguardavano.

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