UNITÀ DELLA GUARDIA DI FINANZA INTERCETTANO NELLA NOTTE UNA IMBARCAZIONE CARICA DI MIGRANTI CHE TENTAVANO DI SBARCARE SULLE COSTE DEL CROTONESE, INDIVIDUANDO UN TRAFFICANTE.
Il livello degli arrivi di migranti via mare che interessano le coste ioniche delle Calabria
continua ad essere intenso, contrastato tuttavia da una costante attività repressiva ove
emerge nel suo ruolo di polizia del mare, la componente aeronavale del Corpo della
Guardia di Finanza, rappresentata in Calabria dal Reparto Aeronavale di Vibo
Valentia, supportato dalle articolazioni operative aeree e navali del Comando Operativo
Aeronavale di Pomezia della Guardia di Finanza, che opera in piena sinergia con le
Capitanerie di Porto in mare, la Polizia di Stato e i Carabinieri a terra, senza contare i vari
enti che, coordinati dalle prefetture competenti territorialmente, consentono una gestione
dei migranti senza esporre a rischi la cittadinanza.
Un velivolo Atr 42 del Gruppo di Esplorazione Aeromarittima del Corpo in
perlustrazione avanzata sul mare Jonio, nella mattinata del 02 agosto ha segnalato una
imbarcazione a vela sospetta, in navigazione alla volta delle coste calabresi,
permettendo di allertare così il dispositivo di contrasto della Guardia di finanza.
Da Crotone ha preso il mare una unità navale, integrata da un pattugliatore d’altura del
Gruppo Aeronavale di Taranto, per intercettare le imbarcazioni e individuare i facilitatori
eventualmente a bordo, impedendo loro di avvicinarsi troppo al litorale, sbarcare e
dileguarsi a terra.
La barca a vela, un classico yacht monoalbero di dimensioni medie, utilizzato lungo le
rotte che, dalla Turchia, si dipanano fino alle coste continentali nazionali, è stata
abbordata non appena ha fatto ingresso nelle acque nazionali, a poche miglia da Capo
Colonne.
I finanzieri hanno preso il controllo della barca a vela e l’hanno scortata in sicurezza sino
al porto di Crotone dove è giunta nella nottata di ieri.
A bordo oltre al sospetto facilitatore, di nazionalità turca, sono stati trovati 45
migranti di cui 6 donne e 10 minori, la maggior parte dei essi era costituita da afghani,
iracheni, iraniani, e un tunisino, partiti sei giorni fa da Antalya.
Giunti in porto i migranti sono stati consegnati alle autorità preposte all’ accoglienza.
Una efficace azione di prevenzione e repressione deli traffici criminali collegati al
fenomeno migratorio è possibile attraverso una costante attività di sorveglianza
aeromarittima che permette, come in questo caso, di individuare e intercettare i criminali
prima che possano arrivare a terra far perdere le proprie tracce, così, da organizzare e
condurre ulteriori remunerative traversate.