SEQUESTRATA COSTRUZIONE ABUSIVA IN CORSO DI EDIFICAZIONE
I carabinieri forestali hanno deferito alla Procura un ventenne bracciante
Isola Capo Rizzuto (KR), 21 luglio 2021. I carabinieri forestali hanno
individuato, nei giorni scorsi, un fabbricato in corso di edificazione che in
seguito agli accertamenti si è rivelato abusivo. Esso è stato posto sotto sequestro.
Il presunto committente ed esecutore dell’opera è stato deferito alla Procura
della Repubblica per costruzione abusiva.
I militari della stazione CC forestale Crotone, nel corso di un’attività di controllo del
territorio, avevano notato il manufatto in un’area rurale del territorio di Isola Capo
Rizzuto. Subito avevano avviato gli accertamenti presso l’ufficio comunale
competente. L’opera in corso di costruzione è risultata del tutto priva di atti d’assenso
legittimanti l’edificazione.
È stata così posta sotto sequestro per impedirne il proseguimento illegale. Al
momento del sopralluogo erano stati realizzati 9 pilastri del pianterreno e si stava
predisponendo quanto necessario per il getto del solaio. L’ingombro in pianta è di 12
m x 12, per una superficie complessiva 144 m 2 e un’altezza di 2,7 m.
Il committente, allo stato degli atti formalmente solo presunto, è stato deferito alla
Procura della Repubblica per costruzione abusiva. Il Tribunale ha già convalidato e
disposto il sequestro preventivo. La custodia giudiziaria del manufatto è stata affidata
al medesimo committente.
L’operazione eseguita dai carabinieri forestali è volta a rafforzare l’attività
dell’Amministrazione comunale, titolare della vigilanza nel settore urbanistica ed
edilizia del territorio, con l’obiettivo di rinvigorire il rispetto della legalità, per
consentire l’evoluzione sostenibile del territorio e prevenire il consumo
indiscriminato di suolo. Nell’anno in corso i militari del Gruppo CC Forestale
Crotone hanno già individuato 10 abusi e deferito all’Autorità giudiziaria i relativi
committenti. Sono state sequestrate, inoltre, 6 costruzioni edilizie, Esse
rappresenterebbero solo una minima parte del cospicuo patrimonio edilizio edificato
illegalmente che neanche l’emergenza COVID ha evidentemente bloccato.