Il 6 ottobre u.s., i Carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare agli arresti domiciliari, emessa nei confronti di G. M., T. S., e G. M., rispettivamente 70enne, 54enne e 33enne, originari e residenti a Isola di Capo Rizzuto, indagati, a vario titolo, per “estorsione in concorso”, “estorsione continuata”, “lesioni personali aggravate”, “minaccia” e “invasione di terreni o edifici”.
In particolare, il G.I.P. presso il Tribunale di Crotone, accogliendo le risultanze delle investigazioni, condotte dagli operanti sotto la direzione della Procura della Repubblica del Capoluogo, ha ritenuto rilevanti gli indizi di reità a carico di G. M., T. S. e G. M., i quali, lo scorso mese di agosto, avrebbero costretto la loro parente G. M. V. a non avvicinarsi al terreno di sua proprietà, ubicato a Isola di Capo Rizzuto, a non rivendicarne la proprietà e a non porlo in vendita, minacciando lei e gli eventuali acquirenti di ritorsioni.
L’indagine ha permesso, altresì, di accertare che G. M., il quale stava già arbitrariamente occupando la suddetta area da un quinquennio per trarne profitto, concedendola in locazione a terzi, avrebbe, nella predetta circostanza, minacciato di morte la citata nipote, percuotendola violentemente e cagionandole delle lesioni giudicate guaribili in 15 (quindici) giorni.
Rilevanti, per la ricostruzione degli eventi, sono state le testimonianze rese dalla donna e una registrazione fonica dell’evento estorsivo effettuata dalla medesima, che ha comprovato, in ordine ai reati contestati, i fatti esposti ai Carabinieri della Tenenza isolitana e, pertanto, le responsabilità dei presunti rei, i quali, dopo essere stati portati in caserma per gli adempimenti di rito, sono stati posti agli arresti domiciliari presso le loro dimore e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante del provvedimento.