Nel corso dell’attività condotta dagli uomini del comandante Macheda è stata posta sotto sequestro una gabbia rudimentale munita di esca potenzialmente adatta alla cattura di cinghiali ed alcune attrezzature utilizzate per il richiamo di volatili selvatici
Si intensifica l’azione di contrasto al bracconaggio da parte della Polizia Metropolitana di Reggio Calabria attraverso le attività di controllo e monitoraggio capillare sul territorio. Nella scorsa settimana sono stati infatti effettuati numerosi controlli con sequestro di materiale utilizzato dai bracconieri per la cattura e il richiamo di volatili e animali selvatici, in particolare ungulati, e quindi cinghiali la cui caccia in forma collettiva è stata interdetta in alcune specifiche zone, anche a causa del fenomeno della cosiddetta peste suina africana.
In tale contesto la Polizia Metropolitana di Reggio Calabria durante un controllo nell’area ionica del territorio di competenza, ha individuato e denunciato all’autorità giudiziaria competente il proprietario di un terreno che utilizzava una gabbia rudimentale, che è stata oggetto di sequestro, munita di esca e potenzialmente adatta alla cattura di cinghiali.
I controlli e la repressione da parte della Polizia Metropolitana per il contrasto e la repressione del bracconaggio, purtroppo ancora diffuso nelle sue forme più violente e deprecabili nella provincia reggina, proseguiranno con sempre maggiore intensità e sistematicità.
Emerge in tal senso una novità importante, così come anche sottolineato dal Comandante del Corpo di Polizia Metropolitana, Francesco Macheda, che riguarda la crescita del numero di segnalazioni da parte di comuni cittadini sensibili e con un forte senso civico, di abusi e violazioni nei confronti del patrimonio faunistico, grazie anche all’attività e all’ausilio per il monitoraggio e controllo da parte delle guardie volontarie venatorie e delle altre associazioni ambientaliste.
In questo ambito, è importante evidenziare che anche il Consiglio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, all’interno del Documento Unico di Programmazione 2023-2025, di recente deliberato, ha individuato la lotta al bracconaggio e l’implementazione e regolamentazione dei controlli venatori quale programma – azione da perseguire. Ciò anche in coerenza e continuità con un percorso già iniziato nel 2022 e che all’inizio del corrente anno ha già portato da parte della Polizia Metropolitana all’arresto di bracconieri con sequestro di armi clandestine e all’implementazione dell’attività di controllo a tutela del patrimonio ambientale, strettamente correlato a quello faunistico, con recente deferimento all’autorità giudiziaria di un piromane colto in flagrante, e ai controlli svolti con azioni congiunte e pianificate con altre forze di polizia e i settori tecnici della Città Metropolitana e dei Comuni richiedenti.