Rapporti del pregiudicato Vito Martiradonna “con la polizia giudiziaria e i Servizi segreti per ottenere informazioni sulle indagini” sono stati documentati nell’inchiesta della Dda di Bari sulla gestione di scommesse illegali che ha portato oggi a 22 arresti. Il pregiudicato, soprannominato “Vitin l’Enèl” e considerato il “re delle scommesse di Bari”, “di sicuro – si legge negli atti giudiziari – conosce personale in forza alla Squadra Mobile di Bari” e “di sicuro ha incontrato un funzionario dei servizi segreti con il quale ha affrontato il problema delle indagini”. “Non è sicuro se poi ci sia stato un seguito – precisa il gip -, un effettivo interessamento alle indagini da parte dell’agente dei servizi, di certo gli incontri con ufficiali della Polizia giudiziaria della Gdf deporrebbero in tal senso”. Tuttavia – annota il gip – “l’incontro di un agente dei servizi segreti con un condannato per mafia è di per sé un fatto allarmante, ancora di più se questo ha avuto ad oggetto le indagini sul suo conto”.
Mafia:boss vedeva agente servizi segreti
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